La voce dei #Sillabari

Alessandro, Elena ed Erika hanno proposto e condotto la lettura collettiva dei Sillabari di Goffredo Parise. In un’intervista, il loro racconto e un appuntamento per l’estate.

Goffredo Parise - #Sillabari
 
Dall’8 marzo al 30 aprile 2015 Alessandro Pigoni (@Ale_Pig), Elena Tamborrino (@ExLibris2012) ed Erika Pucci (@erykaluna) hanno guidato la comunità di TwLetteratura alla scoperta dei Sillabari di Goffredo Parise, adottando in creative commons il metodo di lettura e commento dei testi letterari su Twitter. In una breve intervista, ci raccontano le emozioni provate giocando con #Sillabari e lanciano un appuntamento per l’estate per tutti coloro che hanno partecipato al gioco.

Cinquantaquattro giorni per leggere e commentare insieme i Sillabari di Goffredo Parise. In effetti, i Sillabari sono un testo sospeso tra prosa e poesia, una sorta di oggetto letterario non identificato. Come avete deciso di affrontare un libro tanto delicato e al tempo stesso tanto complesso? Come avete aiutato la comunità dei lettori ad interpretarlo restando fedele all’autore?

È stato lo stesso Goffredo Parise a scrivere, nell’Avvertenza, che “preso dalla mano della poesia” aveva deciso di dedicare tanti racconti sui sentimenti umani, in ordine alfabetico: si fermò alla S, per esaurimento dell’ispirazione poetica. Quindi poesia in prosa, quasi una contraddizione in termini se non fosse che davvero i brevi racconti che Parise ha scritto sono intrisi di visioni e di suggestioni poetiche, liriche, evanescenti e a tratti crudamente realistiche. La decisione di affrontare la lettura di Sillabari è stata abbastanza casuale, a spingerci è stata la pura curiosità di avvicinarci ad un testo che già dalle parole del suo Autore si poneva quasi come una sfida (dove finisce la narrazione e comincia la visione?): il resto è venuto da solo, la comunità che ormai da anni si raccoglie intorno a TwLetteratura non aveva bisogno di alcun aiuto da parte nostra per interpretare il testo e il risultato in termini di partecipazione ha sorpreso noi per primi.

Il libro di Parise è ambientato prevalentemente nel Nord Est e a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. A dispetto di ciò e con una attualità espressiva che ricorda Bulgakov, leggendolo si ha l’impressione che sia stato scritto oggi. E’ forse questo il segreto di Parise? Dove pensate che trovasse questa efficacia espressiva?

Gli scrittori, i grandi scrittori, non hanno tempo, sono sempre attuali: si legge e ci si riconosce, anche in minuzie.

Un altro aspetto che credo colpisca, nel libro, è il modo in cui Parise riesce a descrivere la povertà attraverso le lenti di un intellettuale colto che pare condurre una vita agiata, senza tuttavia mai essere distante dalla realtà. Se i Sillabari fossero un film, allora, sarebbero un’opera neorealista, un film con i telefoni bianchi o nessuno dei due?

Le lenti di Parise si distaccano dal vivo realismo, con quegli accenni un po’ pietistici tipici del neorealismo. Sembra anzi che ogni storia, piccolo quadro perfettamente autonomo, sia un rimando a qualcosa d’altro, sia simbolo. Allo stesso modo, la lettura “dei sensi” delle cose che accadono allontana il libro da quel periodo di cinema italiano.

In certi punti sembra quasi ricordare il primo Pasolini cinematografico, anche per quell’accenno di politica e di affronto verso il nucleo familiare borghese che, sebbene quasi nascosti, quasi vergognosi, a tratti emergono dall’opera di Parise.

Come spesso accade con i giochi di TwLetteratura, attorno a #Sillabari si è raccolta una comunità molto attiva e stimolante. Ora che il libro è finito, cosa faremo per fare in modo che queste persone possano incontrarsi e continuare a condividere le emozioni suscitate interagendo dal vivo, oltre che su Twitter?

La comunità che si è riunita intorno a #Sillabari è molto attiva e eterogenea, composta da abituali ‘riscrittori’ di TwLetteratura ma anche di nuovi arrivati. I primi giorni per la struttura tematica del libro, i titoli hanno facilitato lo spaziare sul titolo del racconto quotidiano, più volte abbiamo ribadito l’importanza di stare sul testo, ribadendo la centralità del libro nei commenti. Il testo, con la sua scrittura asciutta, precisa, polisensoriale, evocativa ha permesso al contempo la condivisione della lettura e di percorsi soggettivi di riscrittura contribuendo così a rafforzare i legami fra i membri della comunità. Per questo abbiamo in programma un incontro a Viareggio il 18 Luglio per poter condividere #Sillabari con le persone che hanno partecipato, a conferma che in TwLetteratura quando i libri si fanno incontro la ricchezza culturale e umana è davvero splendida.

 

Alessandro Pigoni (Ale_Pig). Laureato in medicina, con l’intenzione di diventare psichiatra, quando non è impegnato a salvare vite in ospedale si dedica a letteratura e cinema. TwLettore della prima ora, #corsaro e #titano, da sempre appassionato del progetto TwLetteratura.

Erika Pucci (@erykaluna) – Laureata in Cinema, Musica e Teatro, insegnante. Blogger appassionata di letture, scritture, fotografia, viaggi, interessata a media e social, vive a Viareggio con la famiglia. Ama esplorare le potenzialità di Twitter nell’ambito culturale, letterario e didattico; partecipa con passione ai progetti di TwLetteratura. Il suo sito è erikaluna.net.

Elena Tamborrino (ExLibris2012). Laureata in Lettere moderne con indirizzo filologico linguistico, è Dottore di ricerca in Geografia linguistica e Dialettologia italiana. Insegnante di Lettere nella scuola secondaria di secondo grado a Maglie (LE), i suoi interessi spaziano dalla Linguistica alla Letteratura. Nel tempo libero si occupa del suo blog letterario “Io e Pepe (e libri e altro)”.