#TwPinocchio a Cagliari

Anna Maria Rosas e Paola Sanna insegnano alla scuola primaria “Nanni Loy” di Cagliari. Ci raccontano come hanno vissuto, con i loro giovani alunni, la partecipazione a #TwPinocchio.

TwPinocchio-a-Cagliari
 
Seguendo la strada aperta all’Istituo Comprensivo “Randaccio-Tuveri-Don Milani” di Cagliari da Luisanna Ardu con #TwSposi e #TwPinocchio, avete deciso di far partecipare alla riscrittura di Carlo Collodi i ragazzi del vostro plesso scolastico (con l’account @ScuoleSelia2014), che si trova nel quartiere Sant’Elia. Cosa vi ha spinte ad aderire ad un progetto così ‘insolito’?

L’’input nasce da due motivazioni: amiamo le sfide e ci piace sperimentare. Il significato allegorico del racconto di Pinocchio richiama il tema della diversità, dell’’integrazione e del riscatto sociale. Insegnando in un contesto a rischio ci rapportiamo, spesso, con alunni/Pinocchio: sono bambini che vivono realtà familiari complesse, immersi in una subcultura urbana che, spesso, li pone in situazioni a rischio di devianze. Per molti di loro la scuola primaria sarà l’unico grado di istruzione che frequenteranno, è triste dirlo ma l’istruzione media anche dei genitori si ferma al livello elementare. Diventa, perciò, importante dar loro competenze minime spendibili nel tempo. Ȓ importante far vivere il tempo-scuola in modo sereno e creativo valorizzando e potenziando le loro abilità.

Quali sono le difficoltà che incontra un docente della scuola primaria nel promuovere la lettura fra i bambini, soprattutto nei casi in cui la lettura non fa parte delle consuetudini familiari? E come è possibile conciliare questo obiettivo con la necessità di dar seguito al programma scolastico?

Fin dalla scuola dell’infanzia i bambini di Sant’Elia seguono attività mirate a favorire il piacere all’’ascolto, alla lettura e alla drammatizzazione. La progettazione della scuola, finalizzata all’’arricchimento dell’’offerta formativa, valorizza l’’educazione alla lettura attraverso fiabe o racconti utilizzati, sia dalla scuola dell’infanzia “Freire” che dalla scuola primaria “Nanni Loy”, come sfondo integratore per tutte le attività didattiche. Le due scuole, insieme ad alcune classi della scuola secondaria dell’’Istituto, lavorano in continuità portando avanti progetti comuni, chiaramente diversificati per i tre ordini. La consuetudine all’’ascolto e alla lettura di testi diversi affascinano i bambini che vengono invogliatati ad avvicinarsi ad altri testi. Per questo motivo nei diversi plessi sono state allestite biblioteche di plesso e di classe mettendo insieme libri della letteratura classica e moderna per ragazzi con il contributo di tutta la comunità scolastica.

Con #TwPinocchio, oltre alla riscrittura per immagini dei bimbi della scuola dell’infanzia, condotta dalla referente Ida Dessì, la riscrittura in tweet della scuola primaria e l’analisi e l’approfondimento del testo nella scuola secondaria, a fine anno scolastico verrà allestito il musical dal titolo “”Pinocchio””, al quale siamo liete di invitare, sin da ora, tutto lo staff di TwLetteratura.

Una delle caratteristiche della vostra scuola è la presenza di classi aperte. Credete che questo modello favorisca la diffusione di competenze digitali? E soprattutto, credete che le LIM e gli strumenti che il sistema scolastico sta approntando siano sufficienti per fare dei bambini di oggi i cittadini digitali di domani? Perché?

Il nostro plesso è dotato di LIM e di supporti digitali in ogni classe che, oltre ad arricchire la didattica quotidiana di contenuti e materiali multimediali e attività interattive, hanno la funzione di aiutare i bambini verso un positivo ed efficace apprendimento, rendendoli partecipi e protagonisti attraverso il lavoro impostato per piccoli gruppi dei loro percorsi di apprendimento.

Noi pensiamo di insegnar loro ad utilizzare le nuove tecnologie ma, in realtà, essendo nativi-digitali hanno un approccio naturale e spontaneo. Compito di noi docenti è quello di trasformare le loro abilità in competenze che potranno utilizzare in futuro. Nella nostra scuola si lavora spesso per classi aperte e ciò costituisce una opportunità di scambio continuo tra bambini di diverse età. Inoltre, in questo modo è possibile apprendere in piccoli gruppi attraverso l’’aiuto reciproco in azioni corresponsabili.

Abbiamo notato che l’account @ScuoleSellia2014 ritrae molte attività all’aperto. Quanto è importante fare in modo che i bambini abbiano un contatto con la realtà esterna oltre che con il banco di scuola? L’uso di Twitter per documentare l’attività scolastica porta dei benefici sotto questo punto di vista? E come?

La nostra scuola è immersa in un parco-giardino che viene utilizzato non solo per attività ludico-ricreative ma anche per le attività didattiche. Osservazioni scientifiche, lettura all’’aperto, attività motoria sono possibili per la gran parte dell’’anno scolastico grazie al meraviglioso clima della nostra città; inoltre i bambini si prendono cura dei numerosi gattini che abitano nel nostro giardino. Ciò li educa al rispetto del mondo animale e li aiuta a formare una coscienza ecologica.

La documentazione dell’’attività scolastica attraverso Twitter piace ai bambini perché possono rivedersi e rivivere i momenti salienti della loro giornata condividendoli con le loro famiglie. Twitter perciò favorisce la capacità di sintesi e consolida il ricordo di esperienze piacevoli vissute a scuola.

Anna Maria Rosas Nanny LoyAnna Maria Rosas (@AnnaMariaRosas1) – ““Il corpo e l’’anima abbisognano di nuove sfide”” (P. Coelho). Da sempre amo le sfide perciò ho scelto di insegnare a Sant’’Elia, zona a rischio, con alunni ribelli, svogliati e poco interessati alla scuola che però mi spronano ogni giorno a ricercare strategie, risolvere e rispondere ai loro problemi e bisogni. Una scuola nella quale rimango perché, utopicamente, sono convinta che si debba puntare sugli ultimi. Perché, vincere queste sfide, rende felici il doppio.

Paola Sanna @PaolaSanna14Paola Sanna (@paolasanna14) – Insegno da oltre trent’anni, da tredici in pianta stabile nella scuola primaria “Nanni Loy”. Nella scuola mi sono occupata di valutazione interna e di sistema, sono stata tutor di corsi per neoassunti e ho condotto diversi progetti di area a rischio, attività motoria, progetti genitori, educazione alla salute, inglese per la scuola dell’infanzia, informatica e lingua sarda. Attualmente sono referente per le risorse informatiche del plesso e frequento il corso Master Teacher per diventare formatore dei corsi LIM.
In ogni nuvola,/ c’è anche un po’ di fiato/ del bimbo,/ del fiore,/ del prato. (Anonimo)

Foto: Aurelio Candido, Capo Sant’Elia_3660 (Creative Commons).