Un pane blu

Bruno Munari, Fantasia, Roma-Bari, Laterza, 1977

Oggetti pensati per cambio di colore.
Per partecipare al quarto giorno di #mmgFantasia guarda l’infografica con le istruzioni.

Un altro aspetto della fantasia è il cambio del colore. Man Ray nel 1960 dipinse un pane di blu, uno di quei pani lunghi un metro che si usano a Parigi, lo dipinse di blu cobalto. Il pane era sempre fatto di pane ma il colore blu lo rendeva immangiabile. Pare che non ci sia niente in natura di colore blu cobalto che si possa mangiare. Sono stati fatti esperimenti di vario tipo per studiare la relazione tra colore e mangiabilità: un risotto blu non è riuscito a mangiarlo nessuno, anche se buonissimo.

Se si chiede alla prima persona che si incontra uscendo da casa: — secondo lei di che colore sono o sarebbero gli extraterrestri?, è probabile che la risposta sia: — verde. Questo forse perché essendo gli extraterrestri nel pensiero della gente, molto diversi da noi (come ce li hanno mostrati film e fumetti) anche il colore viene pensato in modo incredibile e quindi il verde, che in un certo senso è il complementare, cioè l’opposto, del rosa della nostra carnagione.

Alcuni pagliacci del Circo hanno infatti delle parrucche di capelli verdi, proprio per fare una cosa strana, per far ridere i bambini.

Il bianco poi è un colore che rende falsi gli oggetti: cercate di immaginare una bicicletta, una noce di cocco, una macchina da scrivere, un prosciutto… dipinti di bianco opaco. Tutto falso. Anche se vero.

Oggetti pensati per cambio di colore.
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