Giulia Sciannella* > È difficile immaginare che un testo – per quanto breve – voglia passare attraverso una porta tanto stretta. Bisogna provarci. Prendere il libro e andare.
#TweetQueneau è nato il tre marzo duemiladodici con pochissime chiacchiere via cavo. So che Hassan lo aveva chiaro in mente già prima di far partire la chiamata. Da lì all’esordio, la sera dopo, ritocchi non ce ne sono stati. O forse gli ho cambiato nome.
– «Però non ho capito.»
– «Tu prova. Speriamo che qualcuno segua, altrimenti sarà bello uguale».
Alla terza variante eravamo cinque. Alla novantanovesima, undici.
Presentato come «un duello a colpi di tweet», la domanda «che roba è #TweetQueneau?» l’ho sentita spesso. E rispondere che stavamo riducendo o riscrivendo gli Esercizi di Queneau, ma su twitter, non è bastato. È difficile immaginare che un testo – per quanto breve – voglia passare attraverso una porta tanto stretta. Bisogna provarci. Prendere il libro e andare.
Facendo spola da una lingua all’altra Umberto Eco si è chiesto cosa significa «essere fedeli» quando il libro è questo. Un libro che l’autore ha intitolato Exercices, cioè mio quanto vostro. Da usare senza paturnie. A patto, conviene Eco, di
«capire le regole del gioco, rispettarle, e poi giocare una nuova partita con lo stesso numero di mosse.»
Traducendo gli Esercizi dalla carta a twitter sul filo teso di un equilibrista anche noi siamo stati fedeli. Come in ogni trasloco ben fatto qualcosa è andato rotto e qualcosa è stato ritrovato. Ahinoi, di tutte le forme metriche non è stato possibile salvare che una suggestione. In compenso, abbiamo scoperto che un tweet è una metrica. Il tanka, una forma poetica giapponese di trentuno sillabe.
Nella strettoia dei 140 caratteri il gioco retorico complessivo è rimasto intatto. A quanto pare la retorica può sopravvivere nei luoghi più angusti. E riscrivere la medesima baggianata in novantanove modi diversi stura le orecchie, oltre che esercitare lo stile.
Che a propinarcela sia un quattrenne con la zeppola, un politico, lo scrittore che vende o due zoticoni, una storia da niente rimane una storia da niente.
Phillipe Petit – Twin Towers Thightrope Walk
NdR: Per festeggiare l’anniversario di #TweetQueneau, Giulia Sciannella ed io abbiamo deciso di ripetere l’esperimento attraverso una sessione ad hoc di #Corsari che ha ripreso, giorno per giorno e articolo per articolo, i 99 Esercizi di Stile di Raymond Queneau. Ecco il tweetbook che li raccoglie.
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* Giulia Sciannella – Nata a Verona nel 1987, studia Lettere all’Università di Padova. Metà blogger e metà geek, su Instaneography.it si sforza di identificare un format di blog che parli di libri senza necessariamente celebrarne gli autori. Nel 2012 ha ideato #TweetQueneau. [@muuffa] |