“Pensiero mobile” è il dodicesimo brano di Alfabeto privato, inedito di Antonio Prenna*: non un racconto, non una raccolta di poesie; bensì un corpo di frammenti che ritornano ad essere un testo. Un Alfabeto privato, appunto.
Antonio Prenna, Pensiero mobile
A parte la macchia di 14 lettere qui sopra
lo spazio è tutto bianco lo sarà per poco
le due parole scritte in un file di word
occupano 20,0 KB (20.480 byte)
creato la mattina del 13 dicembre 2011
giorno della luce mentre in testa
prima della scrittura nel dormiveglia
quelle due parole mi martellavano la mente
pensieromobile (tutto attaccato)
faceva parte di una serie di passaggi ormai dimenticati
la mobilità su tutto quindi Hemingway
a Parigi è un continuo banchettare
La nobiltà d’intenti del pensiero
che si forma spontaneo nelle sinapsi notturne
visioni di tori sacrificati in caverne misteriose
avemarie masticate lentamente
umbratili semantiche
delle parole che si formano in bocca sulle vocali
e sulle consonanti labiali
mentre sulle liquide scivolano via
Intanto nel dormiveglia ipnagogico
la pioggia della notte continuava
a rigare lo sportello velux sul tetto
il caldo intenso di quella stanza
favoriva certamente pensieri scombinati
Mi sono alzato a fatica
dopo aver ascoltato le ultime notizie
dalla tv gracchiante dell’albergo dove dormivo
dallo schermo svaniva continuamente l’immagine
notizie frammentarie
segnate dai fallimenti del capitalismo
Ho bevuto un lungo sorso d’acqua
per mitigare il fumo acre del primo cigarillo
poi in bagno davanti allo specchio non riuscivo
molto banalmente
a vedermi con nitidezza
la faccia era come sparita
Ho pensato
– nel giorno della luce il pensiero mobile
si scompone in cristalli
stupida assurdità postmoderna –
Ho lavato via dalla mia espressione
l’incredulità di esserci
in quel determinato momento cosmico
[Le foto sono dell’autore, ndr]
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* Antonio Prenna – (1956) Giornalista e blogger, di formazione antropologica, lavora alla televisione di stato della Repubblica di San Marino, dove si occupa di inchieste e servizi, soprattutto di tipo culturale. In venti anni e più di attività professionale si è imbattuto in incontri e amicizie singolari, fra cui ama citare Dario Fo, Mario Luzi, Mary De Rachewiltz, Tonino Guerra, Carlo Bo, David Grossman, Carolyn Carlson, Giordano Bruno Guerri. Ha lavorato in Rai realizzando documentari e programmi di intrattenimento, collabora con riviste web letterarie e vive nelle Marche. Partecipa con entusiasmo al progetto #twitteratura dall’estate 2012. [@antonioprenna] |