#Animalspirit: bombe a mano a teatro

Virginia Fiume* > Liveblogging e livetweeting come bombe a mano. È #animalspirit, “arma” non convenzionale per far vivere la cultura, ma anche progetto imprenditoriale. Chiamatela “coesistenza teatrale”.

Sabato 16 novembre sono stata autorizzata a entrare al CRT – Teatro dell’Arte di Milano con delle bombe a mano. Le terrò nascoste nella tastiera del computer, camuffandole con un abito nero. Elegante. Mali Weil [www.maliweil.org], identità collettiva che opera nell’ambito delle arti performative tra Berlino e Trento, ha invitato l’organizzazione per cui lavoro, Perypezye Urbane, a raccontare in tempo reale con un liveblogging il suo progetto Animal Spirits durante la serata del 16 novembre, ultima sera dell’esperimento Housemates.2: una convivenza negli spazi del teatro di tre compagnie contemporaneamente.

animal-spiritsNon lo posso dire con certezza, ma credo che sia la prima volta che i creatori di una performance artistica scelgono di dissezionarla, spiegarla, raccontarla, farne interpretare lo spirito non a una persona sola ma a più persone possibili attraverso i social media. Mali Weil con Animal Spirits Concept Store ha deciso di far saltare molte delle convenzioni del teatro come luogo concettuale.

Per prima cosa la performance in sé: oltre alla tanto dibattuta Quarta Parete salta anche il confine tra arti e pratiche umane diverse: “il progetto innesca un meccanismo ironico e poetico che può essere letto in molti modi” mi hanno spiegato mentre preparavamo la performance (il liveblogging) nella performance “siamo in bilico tra arte, shopping e processi produttivi”.

E poi si invita lo spettatore stesso a saltare nel negozio, a diventare consapevole del suo animal spirit a tal punto da spingerlo ad acquistare oggetti d’arte e oggetti di design creati dalle designer Liviana Osti e Silvia Vettoretti, l’architetto Luca Bertoldi, la sound designer Elettra.

A tenere insieme l’allestimento, i dialoghi e i rituali è una indefinita “forza oscura e istintiva. Una spinta innata verso l’azione, come il balzo, la fuga, l’attacco, che precede ogni giudizio etico e ci mette in condizione di trasformare la realtà circostante”.

Propagheremo il liveblogging al link www.perypezyeurbane.org/stayanimalspirit invitando le persone sedute davanti al computer o sedute in metropolitana con il loro smartphone a rispondere alle stesse sollecitazioni a cui sono sottoposti gli spettatori: musiche, immagini, citazioni, oggetti. E a rispondere alle stesse domande: “sei preda o predatore?”, “sei pericoloso?”, “qual è la tua arma?”.

Sono tanti i livelli di questa narrazione crossmediale e crosstemporale. Il mio racconto in prima persona e i commenti nel liveblogging durante la serata, l’hashtag #StayAnimalSpirit già attivo. Ma c’è anche la proposta più complessa: rispondere alle domande direttamente sul proprio blog per creare un “racconto diffuso” sullo stesso tema che mostri il lato istintivo che muove l’essere umano all’azione senza che importi se si tratti di un’azione vincente o perdente. I post possono essere condivisi direttamente con me (virginia.fiume@gmail.com) e con l’hashtag #StayAnimalSpirit. Qualcuno ha già osato, come Arturo Robertazzi, che ha regalato alla performance un estratto del suo romanzo. Chiunque voglia aiutarmi nella mia notte di teatro e bombe a mano è benvenuto. Il confine tra spazio scenico e schermo è lì, pronto per essere frammentato.

*Virginia Fiume (@GillaFiume) è digital reporter e media consultant. Lavora fra l’altro per Perypezye Urbane (@PerYpezYe), organizzazione che si occupa di avventure culturali e artistiche sostenibili.