Come si promuove l’attività di un museo sul web? In occasione della #MuseumWeek, intervistiamo Guido Beltramini, direttore del CISA Andrea Palladio e ideatore, con Alessandro Scandurra, del Palladio Museum di Vicenza.
Cosa è #MuseumWeek e perché ritenete che si tratti di un’iniziativa importante?
La settimana dei musei lanciata su Twitter è un bel momento di condivisione. La partecipazione a un evento come questo genera un po’ di sana competizione fra musei: ogni istituzione cerca di fare più e meglio degli altri, il tutto a vantaggio delle persone che ci seguono. Ci serve anche a capire quali forme di intrattenimento fuori dalle mura del museo le persone mostrano di apprezzare di più, e ci stimola a soddisfare le loro curiosità in modo sintetico ma non superficiale.
Quale è la missione del Palladio Museum e cosa lo caratterizza maggiormente?
La nostra missione è raccontare l’architettura ai non architetti, cioè promuovere la cultura dell’architettura ad ogni livello, facendola uscire dalla torre d’avorio degli specialisti. Il Palladio Museum è lo spazio espositivo di un centro di ricerca – il CISA Andrea Palladio di Vicenza – ed è esso stesso concepito come un laboratorio di ricerca aperto al pubblico, che si rinnova al progredire degli studi. Crediamo nell’architettura non tanto come storia di edifici quanto degli uomini che li hanno concepiti, realizzati e comunicati. Nel museo mettiamo in mostra gli strumenti del veicolo di questo pensiero, i disegni degli architetti, e per renderli accessibili a tutti li affianchiamo a modelli, fotografie, video.
Innovare la comunicazione museale è possibile nell’era dei tagli alla cultura?
Lo staff del museo, a partire dai curatori, deve essere disposto ad accettare questa nuova sfida. Per limitare le spese bisogna mettersi in gioco personalmente, ma probabilmente l’avremmo fatto comunque: chi meglio del curatore potrebbe presentare una mostra su YouTube? I tagli non incidono sulla qualità dei contenuti e bisogna riuscire a non farli pesare troppo sulla qualità degli strumenti comunicativi.
Certo, la rapidità con cui evolvono i nuovi media e le loro molte e diverse potenzialità rendono indispensabile una consulenza con esperti del settore.
Perché e con quali obiettivi un museo ricorre alla consulenza di una piattaforma editoriale di online publishing e ebook design?
U10 ci aiuta a usare i nuovi media in maniera non banale, a trasformare i progetti scientifici che realizziamo nel museo in format adatti al nostro sito web, alla pagina Facebook e a Twitter. U10 ci segnala gli eventi social più adatti a noi, così non perdiamo l’occasione di partecipare alle iniziative più interessanti.
Scopri il Palladio Museum su palladiumuseum.org. (La foto in copertina è di Filippo Romano).