E’ possibile scrivere una drammaturgia crowdsourced facendo interagire un laboratorio di scrittura dal vivo e attraverso Twitter? Riccardo, Max e Sean (Fermento) ci proveranno con #Fucina1984, ispirandosi al romanzo di George Orwell. Li abbiamo intervistati per conoscere meglio il progetto.
Con #Fucina1984 vi accingete alla stesura di una drammaturgia su Twitter. Cosa significa esattamente? E perché realizzare attraverso un social network ciò che solitamente si realizza altrove? Non temete di inseguire una moda fine a se stessa?
Significa far produrre alla comunità di Twitter un testo destinato alla messinscena teatrale, partendo dalla riscrittura di un’opera letteraria molto famosa. L’anno scorso questo fu fatto con Jonathan Swift e il suo I viaggi di Gulliver, quest’anno tocca a 1984 di George Orwell. Il social-network è un ambiente creativo molto stimolante e, per come lo utilizziamo noi, si tratta di un workshop a cui possono partecipare anche persone distanti, dalla Basilicata alla Scozia. Non si tratta di inseguire una moda, quanto piuttosto di esplorare tutte le possibilità che un ambiente di questo tipo mette a disposizione per produrre arte.
Uno degli aspetti più complessi nei progetti di scrittura collettiva – penso ad esempio al metodo SIC – riguarda la gestione delle dinamiche di relazione e delle regole di ingaggio fra i partecipanti. Come si svolgerà effettivamente questo esercizio? Come coinvolgerete i partecipanti online e offline?
Il nostro tentativo è quello di porre le condizioni per il libero scambio di stimoli e idee, eliminando ogni tipo di filtro. L’obiettivo è la produzione di uno spettacolo teatrale che fin dal suo punto di inizio, la scrittura, non abbia alcun mediatore forte. Sia i laboratori di drammaturgia (#Lab1984) che i live di messinscena (#Live1984) saranno improntati sulla liquidità dell’interscambio tra partecipanti e noi, ‘supervisori’ del progetto, altro non faremo che raccogliere e ridistribuire, memorizzare e assemblare. I protagonisti, in qualità di autori e registi, saranno gli utenti coinvolti, sia online che offline. Lo streaming video è infatti la grande novità di quest’anno. Ogni evento legato a #Fucina1984 verrà trasmesso in diretta streaming su internet. Ciò significa che, tanto durante #Lab1984 quanto per #Live1984, chiunque potrà assistere agli eventi e partecipare attivamente alla produzione dello spettacolo: fisicamente, recandosi nel luogo dove il progetto si svolge (cioè il C.S. Bocciodromo di Vicenza), o virtualmente, seguendo le dirette streaming e partecipando alla discussione attraverso Twitter.
Twitter non è più soltanto uno strumento di contenuto. Potremmo dire anzi che la sua linea evolutiva muove sempre più verso una dimensione ‘conversazionale’. Come affronterete il rumore di fondo di questo canale per produrre un testo di valore?
Questa è una delle sfide forti del progetto. Twitter è un oceano di diversi impulsi, e la creazione del canale @FucinaGF (Il Grande Fratello) ci permetterà di canalizzare meglio la produzione di tweet mirati al testo. Inoltre, i laboratori di drammaturgia (che si terranno ogni due settimane durante il periodo di riscrittura, con #Lab1984) avranno come scopo proprio quello di raccogliere il mare di interazioni, stimoli, aforismi, contributi, e di metterli insieme scientemente per la produzione di un testo di valore. Quello sarà il momento di effettiva stesura drammaturgica, dopo che il “flusso di coscienza collettivo” di Twitter ci avrà gettato addosso montagne di materiale senza badare alla nostra salute mentale.
1984 è un testo complesso. Non è soltanto una distopia, ma anche un romanzo storico: quando lo scriveva, Orwell pensava espressamente allo stalinismo e al fascismo. Cosa resta di attuale in un romanzo tanto novecentesco?
“Ci vuole ancora un po’ di Novecento per uscire dal Novecento”, ha detto qualcuno di questo secolo che si sente ancora tanto novecentesco. Crediamo che 1984 sia uno dei pezzi del secolo scorso che al suo interno possiede l’energia per farci fare un passo avanti. Non vogliamo certo dilungarci troppo sulla profetica visione di Orwell, quanto piuttosto sull’interessante tentativo di mettere in correlazione questo romanzo con le nuove tecnologie mediatiche, come Twitter e il video-streaming. La creazione di un canale “Il Grande Fratello” porta con sé anche una buona dose di autoironia: esso segnerà il percorso della riscrittura, ma al tempo stesso “sorveglierà” gli utenti, li guarderà dal suo panopticon, ne controllerà i movimenti. In questo modo, ogni utente che partecipi a #Fucina1984 diventerà un novello Winston Smith, un ribelle che coltiva il sogno di uscire da una visione ristretta delle cose, dalle regole imposte, dai limiti in cui siamo stati chiusi. Il social-network stesso sarà scassinato come una cassaforte, aperto per comunicare con un’altra arte, quella teatrale. Dalla scrittura al palco, da Twitter al teatro con 1984, insomma. E siamo certi che la psicopolizia non si arrenderà tanto facilmente.
Calendario per partecipare a #Fucina1984
Prima parte
- 01.10 – 07.10: sequenza 1 “ L’obbedienza al Partito e l’estasi dell’Odio”
- 08.10 – 14.10: sequenza 2- Bipensiero, psicoreato e neolingua
- Giovedì 16.10: #Lab1984/01 – assemblaggio sequenze 1-2
- 15.10 – 21.10: sequenza 3 – La Verità
- 22.10 – 28.10: sequenza 4 – La passeggiata proibita
- Giovedì 30.10: #Lab1984/02 – assemblaggio sequenze 3-4
Seconda parte
- 29.10 – 04.11: sequenza 5 – Julia e la ribellione sessuale
- 05.11 – 11.11: sequenza 6 – La stanza in affitto e la Settimana dell’Odio
- Giovedì 13.11: #Lab1984/03 – assemblaggio sequenze 5-6
- 12.11 – 18.11: sequenza 7 – O’Brien, Goldstein e la Confraternita
- 19.11 – 25.11: sequenza 8 – La Psicopolizia e l’arresto
- Giovedì 27.11: #Lab1984/04 – assemblaggio sequenze 7-8
Terza parte
- 26.11 – 02.12: sequenza 9 – La prigionia, la tortura e O’Brien
- 03.12 – 09.12: sequenza 10 – La Stanza 101
- Giovedì 11.12: #Lab1984/05 – assemblaggio sequenze 9-10
- Mercoledì 17.12: #Lab1984 – revisione finale drammaturgia (collettivo)
Fermento (@FucinaGF) – Fermento è una realtà creativa e culturale vicentina che mette insieme la produzione artistica e i nuovi media.