Jeanne Perego ha portato TwLetteratura in Baviera per la XIV edizione della settimana della lingua italiana nel mondo. Ecco il suo racconto di una giornata particolare trascorsa alla Stadtbibliothek di Friburgo.
Quasi sei ore di treno, filando nella campagna tedesca dalla Baviera verso quella Friburgo in Brisgovia dove i cattolici sentono sul collo il fiato dei vicini calvinisti. Sei ore, ma su un mezzo ad alta velocità dotato di un’ottima connessione a internet. Così Twitter mi fa compagnia durante il viaggio, e il poter seguire i cinguettii riferiti a @TwLetteratura e #TwPinocchio mi conferma che la scelta di andare a raccontare alla platea che mi attende il fascino di questo progetto di lettura e riscrittura è più azzeccato che mai.
Nel tardo pomeriggio la sala convegni della Stadtbibliothek, la biblioteca centrale, della romantica località del Baden-Württemberg è gremita di insegnanti di lingua italiana, di studenti e di semplici appassionati alla lettura, venuti ad ascoltare quanto abbiamo da dire io, gli scrittori Fabrizio Silei (sì, quello del magnifico albo illustrato L’autobus di Rosa Parker) e Paolo di Paolo, Barbara Schiaffino, direttrice della rivista Andersen, e l’agente letterario Roberto Toso, a proposito di come i libri per ragazzi possono essere ambasciatori della nostra cultura nell’ambito della tavola rotonda organizzata dal Consolato in occasione della XIV edizione della settimana della lingua italiana nel mondo.
Interessanti gli altri interventi. I relatori, d’altronde, sono di rango. La direttrice della rivista specializzata in letteratura per ragazzi traccia una precisa anche se sconsolante panoramica del settore. Le vendite di libri per ragazzi stanno scendendo in picchiata (ma fanno sempre meglio di quelle dei libri per adulti, ricordiamocelo). Roberto Toso racconta come un libro pubblicato in Italia ha qualche chance di arrivare nelle librerie all’estero con una buona traduzione (a proposito, con noi c’è la traduttrice in tedesco del Giornale di guerra e di prigionia di Carlo Emilio Gadda). Silei e di Paolo raccontano le proprie esperienze e scritture. Quando tocca a me, nessuno si aspetta un affresco di come Twitter possa far volare alto il piacere della lettura di testi italiani, superando qualsiasi confine di stato e di cultura. Immagino si attendano parole sui miei libri sugli ultimi due papi, tradotti in quattordici Paesi. Forse l’idea di uno scrittore o di una scrittrice con lo smartphone in mano non rientra nell’ immaginario collettivo.
Parlo facendo scorrere slides di tweet su @TwLetteratura. La platea si scalda rapidamente, l’interesse per quanto accade sul social network è palpabile. “Ma come – leggo su più di una faccia – i social non sono solo lì per chat cretine o incazzose?”. Quando sottolineo come il digitale può contribuire a rianimare l’analogico inteso come libro, parte anche un applauso. Sono entusiasti i giovani presenti, chiaramente assidui frequentatori del mondo dell’uccellino azzurro. Sono entusiasti anche i meno giovani, quelli che con Twitter (e forse neppure con Facebook) hanno mai avuto nulla a che fare. L’esempio dei tweet di #Twifavola danno forma alle mie parole. L’idea è lì, concretizzata. L’italiano dei libri per ragazzi che vola libero nel mondo sul dorso dell’uccellino azzurro di Twitter è davanti a tutti.
E quando faccio partire l’ultima slide, “@Twitter dà nuova vita e impulso a #libri #ragazzi ITA diffondendone #ricchezza e #bellezza #XIVsettimanalinguaitaliananelmondo #Friburgo”, capisco che anche da questo lembo di terra tedesca al confine con Svizzera e Germania più di uno rileggerà e riscriverà con @TwLetteratura #TwPinocchio , e gli altri libri che verranno.
Jeanne Perego (@jeperego) – E’ nata a Milano un 26 dicembre di parecchi anni fa, e quindi costretta, negli anni successivi, a festeggiare il compleanno con candeline piazzate di malavoglia su avanzi di panettone… Studi classici in Italia e in Spagna, il che l’ha resa fluente anche nella lingua di Calderón de la Barca. A 7 anni dirigeva con piglio il giornale di classe stampato in ciclostile. A 15 ha firmato il suo primo articolo su un quotidiano. Da allora si è sempre occupata di comunicazione e di scrittura. ‘Malata’ di lettura di libri per ragazzi, scrive e ha scritto recensioni dei medesimi per quotidiani e periodici. Ha scritto anche qualche libro suo, e non solo per ragazzi.