Una Viola Bai un po' meno cattiva

Durante l’estate appena trascorsa, TwLetteratura ha proposto per la prima volta la riscrittura del libro di un autore vivente, La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, con l’hashtag #TwPrimi.

La nostra Viola Bai di #TwPrimi, meno cattiva che nel libro - TwLetteratura

Tra le novità di questa esperienza anche la richiesta, da parte di un’utente di Twitter, di impersonare uno dei personaggi del romanzo, quella tremenda Viola Bai che è un po’ la nemesi di Alice e che nelle nostre pagine virtuali era diventata @vbaitw. Oggi intervistiamo Fabiana Zeppieri, che l’ha interpretata per tre mesi.

Hai impersonato, durante #TwPrimi, @vbaitw e lo hai fatto su tua esplicita richiesta: il libro di Giordano ti era così piaciuto a una prima lettura da spingerti a partecipare in modo più diretto alla sua riscrittura?

Avevo letto “La solitudine dei numeri primi” l’estate in cui lo fecero tutti e quando TwLetteratura ha lanciato la lettura collettiva mi sono detta “Perché non partecipare?”. Stavo partendo per una vacanza in Sardegna e così ho portato con me il libro.

Cosa ti ha spinto a chiederci di interpretarne uno dei personaggi del libro? Crediamo che la forza della twitteratura sia la comunità: il fatto che tu, da “neofita”, non solo ne sia entrata a far parte ma abbia anche scelto un ruolo così importante sembrerebbe confermare che TwLetteratura è una comunità. È così?

In realtà non volevo interpretare un personaggio. Quando è iniziata la lettura collettiva, avendo già letto il libro anni prima, ho chiesto alla @SolitudineTw se era previsto il personaggio di Viola Bai, la “cattiva” del romanzo, che ricordavo con molta simpatia. La @SolitudineTW mi è ha risposto che non c’era un account per Viola e che se volevo avrei potuto “interpretarlo” io. Così è stato, ed è stata un’esperienza molto divertente.

Nei romanzi, spesso il cattivo esercita un fascino molto più forte del buono. È per questo o per altri motivi che hai scelto proprio Viola Bai? Che tipo di cattiva è?

Secondo me (che non sono assolutamente un’esperta di letteratura), nella prima parte del romanzo Paolo Giordano racconta alcune dinamiche tipiche dell’adolescenza con molta precisione. La parte in cui Viola minaccia Alice e le fa mangiare la caramella “avvelenata”, per poi decidere al capitolo successivo di passarci tutta la mattina insieme come delle grandi amiche, mi aveva molto colpita.
Viola per me non è una cattiva; Viola è la più bella della classe, la più ambita, è quella che agli occhi degli altri ha avuto più esperienza. Viola ha carisma e per continuare ad esercitarlo compie una serie di sciocchezze. È il cliché del vuoto, perché non c’è nessuno che la contrasta.
Personalmente credo che Viola non sia né peggiore né migliore di Alice (la protagonista che non mi piace affatto) e sono d’accordo con uno dei tweet di #TwPrimi: la solitudine è quella che si prova quando si sta con gli altri.
Ad ogni modo, dalla timeline di @ViolabTW posso assicurare che tutta la community ha visto Viola come una cattiva, una bulla e che in pochi hanno risparmiato il loro entusiasmo quando Alice si è vendicata.
Evidentemente Viola viene vista solo come una bulla, questo a dimostrazione che il problema del bullismo esiste prima ancora dei social media.

A livello tecnico, come hai lavorato? A cosa ti sei ispirata? In base a quali criteri sceglievi i tuoi interventi (via tweet o retweet)?
Per i tweet mi sono limitata a riscrivere le parti che riguardavano il mio personaggio, spesso ho scritto quello che stava accadendo in prima persona cercando di immaginare e utilizzare il linguaggio di una liceale e qualche volta ho “chiocciolato” gli altri personaggi per conversare con loro.
Per i RT ho scelto quelli che riguardavano il mio personaggio o che in qualche modo lo potessero interessare.

Con quali personaggi hai interagito maggiormente durante la riscrittura?
Ho cercato di rispondere a tutti quelli che nella lettura avevano qualcosa da dire a Viola, sostanzialmente un’azione di difesa. Rispetto agli altri personaggi del libro, ho cercato di interagire con Alice e con Mattia, che naturalmente sono stati sempre un po’ sfuggenti.

Come è stato lavorare al tuo tweetbook? In base a quali criteri l’hai costruito?
Non avevo mai composto un tweetbook ed è stata una cosa molto carina da fare perché, avendolo fatto quando ormai il progetto #TwPrimi si era concluso, è stata l’occasione per rivedere tutti i tweet scritti da me e dagli altri.
Il criterio che ho seguito per selezionare i tweet da inserire è stato, ancora una volta, raccontare il libro solo con gli occhi di Viola Bai, della cattiva.
Il tweetbook raccoglie i tweet della prima parte in cui è presente Viola, la vita di liceo: il bullismo, bigiare la scuola, le feste, le punizioni, i tatuaggi senza autorizzazione, ecc. E poi i tweet sui capitoli in cui Viola si sposa e Alice, fotografa del matrimonio, può vendicarsi per il bullismo subito: la chiesa, le amiche, il marito, il book fotografico classico, ecc. Per me Viola resta una cattiva poco consapevole, meno razionale e calcolatrice della sua vittima Alice.

#TwPrimi è stato punto di partenza di ulteriori partecipazioni ai progetti di TwLetteratura?
In realtà avevo già partecipato con qualche tweet a #TwiFavola, il progetto di TwLetteratura dedicato alle “Favole al telefono” di Gianni Rodari, cercando di coinvolgere mio figlio di dieci anni. Senza molto successo, a dire il vero. A settembre ho inviato alla sua maestra tutti i riferimenti del progetto su Pinocchio e ho comprato una copia di Pinocchio e ho iniziato a leggerlo con mio figlio.

#TwPrimi: una Viola Bai un po' meno cattiva - TwLetteraturaFabiana Zeppieri (@Fabiazep) – Ho 41 anni, una laurea in Sociologia e un master in Comunicazione. Vivo a Roma.
Faccio il tifo per i progetti che promuovono la lettura, sono una grande fan di Piccoli Maestri perché io stessa quando ero alle scuole medie ho partecipato ad un progetto simile e lo ricordo ancora. Utilizzo molto i social media e credo quello della Twtteratura è un modo molto divertente per coinvolgere persone diverse tra loro.