Piccolo Principe, fra Pavia e Quito

Ciascuno ha il suo Piccolo Principe. La Provincia Pavese invita i lettori a raccontarlo, riscrivendo il romanzo su Twitter o attraverso disegni, fotografie e video. Intanto dall’Ecuador arriva l’adesione di Ciudad Mínima.

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Dal 2 marzo al 12 aprile a Pavia sarà tutto un riscrivere Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. In parallelo con il progetto #petitprince di TwLetteratura, il quotidiano locale “La Provincia Pavese” lancia per i propri lettori l’iniziativa Il mio piccolo principe. Tutti – giovani e meno giovani – potranno fare rivivere la storia e i personaggi del libro, creando scritture originali, ma anche disegni, fotografie o video. Ricordi, commenti, finali alternativi, trame parallele, vere e proprie riscritture: ciascuno avrà l’opportunità di raccontare il “suo” Piccolo Principe.

Le riscritture in 140 caratteri, che utilizzeranno il canale di Twitter, dovranno includere l’hashtag #PetitPrince/pv e andranno così ad alimentare il corpus del progetto TwLetteratura. Tuttavia sarà possibile contribuire anche attraverso la pagina di Facebook della “Provincia Pavese”, oppure consegnando il materiale in redazione all’indirizzo di posta elettronica dedicato (ragazzi@laprovinciapavese.it) o nella sede di Viale Canton Ticino 16. Non solo: testi e disegni potranno essere lasciati nelle librerie di Pavia Il Delfino e Favole a Merenda, rispettivamente in Piazza Cavagneria e Via Mirabello 338, nonché nella libreria Ticinum di Voghera (Via Giorgio Bidone 20). “La Provincia Pavese” pubblicherà tutti i materiali sul suo sito web. Inoltre una selezione dei contributi più significativi apparirà sulla Pagina dei ragazzi del quotidiano. in edicola ogni lunedì.

Crescono dunque i partner del progetto #petitprince. Come anticipato nel nostro post di lancio, infatti, anche il quotidiano locale lariano, “La Provincia di Como”, è impegnato dal 2 marzo a promuovere la lettura e la riscrittura su Twitter del romanzo di Saint-Exupéry. E non è tutto: i nostri amici ecuadoriani di Ciudad Mínima, il festival di microracconti di Guayaquil e Quito, hanno a loro volta aderito al progetto e riscriveranno il romanzo in 140 caratteri in lingua spagnola.