Marc Foglia, fondatore della community internazionale di aiuto alla traduzione, ci racconta un caso illuminante di sharing economy. Da oggi i tweet di TwLetteratura si possono tradurre in più di venti lingue.
Abbiamo incontrato Marc Foglia per caso, al Salone del Libro di Torino. Raccontarci reciprocamente di TwLetteratura e di Translat’Me abbiamo cominciato a sognare un nuovo gioco: se facessimo incontrare le rispettive comunità per imparare insieme le lingue attraverso il social reading? Realizzeremo un prototipo di questa esperienza con il prossimo libro per l’estate di TwLetteratura. E tu, sei pronto per twittare in Europa?
Cosa è Translat’Me, e come è nata questa idea? Da chi e come è reso possibile questo servizio?
Translat’Me è una comunità di aiuto alla traduzione. Durante i miei studi, ho scambiato i servizi di traduzione e revisione con amici stranieri, soprattutto con Francesca Forcolin a Torino. Alla base, quindi, Translat’Me è un progetto franco-italiano. Si basa su una pratica comune, il “sistema D”, usato da studenti e giovani ricercatori: ci aiutiamo a vicenda, ci diamo una mano. Nel 2012 ho pensato che sarebbe stato utile replicare questo servizio sul web. Da allora ha cominciato a prendere forma a poco a poco.
Quello delle traduzioni linguistiche pare un contesto in cui domanda e offerta di mercato non si incontrano in modo efficiente. Il paradigma della sharing economy – a cui fa riferimento Translat’Me – offre delle soluzioni per questo?
Translat’Me nasce da questa osservazione: uno studente raramente pensa di contattare un traduttore professionista. Probabilmente ha torto, ma è un dato di fatto. Ciò è dovuto a due motivi, uno dei quali evidentemente è finanziario. L’altra ragione è che non è sufficiente trovare un traduttore per tradurre un articolo scientifico: bisogna trovare uno specialista nello stesso campo. Su Translat’Me vendiamo traduzioni scientifiche e tecniche, ma sviluppiamo anche soluzioni alternative al mercato. Introdurremo presto una sorta di ‘bar’: ognuno potrà pubblicare annunci, proponendo uno scambio di servizi linguistici.
Cosa ti incuriosisce di TwLetteratura? Come la comunità dei traduttori di Translat’Me e la comunità dei lettori di TwLetteratura potrebbero interagire tra loro in futuro?
In primo luogo, devo chiarire che non conoscevo TwLetteratura prima di incontrare Edoardo al Salone del Libro. Così ho scoperto questo progetto attraverso uno dei suoi fondatori. Con l’entusiasmo di Edoardo, ho subito capito il potere e l’interesse di TwLetteratura: rendere la lettura ‘social’ utilizzando le tecnologie più moderne, in questo caso Twitter. Un’ora dopo l’incontro con Edoardo – e una birra insieme, – mi sono offerto di tradurre i tweet sul forum Translat’Me. Grazie all’intervento della comunità, traduciamo meglio della traduzione automatica di Bing. Potremo cinguettare a volontà in buon francese, in buon inglese e in buon italiano, per esempio.
Uno dei nodi critici dell’integrazione europea è proprio la complessità linguistica. Quale futuro ti aspetti, dal punto di vista della lingua, per l’Europa?
Uno dei tesori dell’Europa è la pluralità delle lingue. Sono convinto che sia una ricchezza, prima di essere un ostacolo. Ciò non mi impedisce di dire ai miei amici ricercatori: fatevi tradurre in inglese, per un pubblico internazionale. Le lingue europee sono portatrici di culture scientifiche e tecniche che occorre non solo conservare, ma coltivare. Attualmente, ciò è piuttosto difficile. La ricerca su Kant si fa oggi in inglese, ed i miei amici francesi traducono i loro articoli in modo frammentario su Google Translate. Si tratta di una situazione del tutto insoddisfacente. Potessimo cambiare qualcosa con Translat’Me…, ma è ancora più un sogno che una realtà.
Marc Foglia (@TranslatMeTeam – Marc Foglia) – E’ insegnante di filosofia in Francia. Si è laureato presso la Scuola Normale Superiore di Parigi et l’Università Paris-I Sorbonne in filosofia e letteratura. Ha scritto la tesi di dottorato sulla pedagogia di Michel de Montaigne. È laureato del Master franco-tedesco di diritto pubblico Sciences Po / Universität Potsdam. Per 3 anni è stato Consigliere ministeriale, producendo più di 400 discorsi, principalmente per il Presidente del Senato francese. Appassionato delle possibilità aperte dalle tecnologie, fu autore nel 2008 dei primi libri in Francia su Wikipedia. Oggi si dedica a Translat’Me, progetto di aiuto alla traduzione.