L’ira del Sultano del Marocco

Il quinto appuntamento con Coniglioviola e “Le notti di Tino di Bagdad” di Else Lasker-Schüler è per venerdì 10 luglio 2015.

 
Le notti di Tino di Bagdad” è un esperimento  di storytelling diffuso attraverso lo spazio pubblico, basato sulla realtà aumentata, che il duo artistico Coniglioviola conduce a Torino. L’opera della poetessa tedesca Else Lasker-Schüler è stata smembrata e diffusa attraverso la città per essere ricomposta dai lettori: ad alcune fermate degli autobus, i manifesti di #TinoBagdad invitano i cittadini a visualizzarli dalla smartphone con la app TINO, per osservare la scena animarsi.
 
Venerdì 10 luglio 2015 | L’ira del Sultano del Marocco | #TinoBagdad/05

Ai servi neri, che hanno visto con i loro occhi nudi la nostra nuda danza, il mio corpo e soprattutto il mio volto, mio padre fa bucare la lingua, e fa accecare i nobili cortigiani nel cortile del palazzo; alle principesse non accade nulla di male, loro hanno guardato soltanto il principe. Ma l’ombra sfuggente ora incide la fronte del suo regale padre, gli solca la carne profondamente, fino al sorgere della luce egli si aggira accigliato per il palazzo. Si dice che per lo spavento, quella notte, abbia sbattuto contro una
colonna e perduto uno dei suoi denti di madreperla. Le donne del gineceo non si struggono più dietro alle finestre delle loro stanze per un suo sguardo, ma corrompono gli eunuchi per vedere il figlio; questi procurano loro vestiti da uomo, cosí che possano sedersi al tavolo della cena. Io tengo gli occhi abbassati sul giardino di rose in lutto; Minn, tra lucenti lusinghe, ha dimenticato la sacra notte di danze. Solo mio padre, ogni tanto, fa scivolare la sua barba bianca sopra le mie mani e tace. Pensa che io abbia creduto tutto soltanto un sogno. Ma le rose del bianco giardino sono divenute grigie. Tra i rami spezzati, giace Minn, sbranato. I giardinieri dicono “solo una principessa invidiosa può essere stata tanto crudele”. Io so chi ha lacerato le sue dolci, tenere membra – la mia stanza rifletteva verde lo smeraldo del mantello di seta di colui che passava strisciando – del padre, del sultano del Marocco.

(Trad. it. di Eloisa Perone © Mi)

 
L'ira del Sultano
 
Come si gioca
Giocare con Coniglioviola e TwLetteratura a #TinoBagdad è semplice. Ogni giorno, leggi il brano in calendario che verrà pubblicato su twletteratura.org. Installa l’app TINO (disponibile su Android e entro pochi giorni su iOS) e inquadra l’immagine per osservare il quadro prendere vita. Commenta l’episodio insieme alla comunità di @TwLetteratura con brevi messaggi di 140 caratteri: con un tweet puoi riassumere, parafrasare, trasformare o riambientare il testo a tuo piacimento. Puoi raccogliere i tweet più belli su Tweetbook e condividerli con la comunità. Interagisci online con i testi e con gli altri lettori. Leggi tutte le informazioni sul progetto “Le notti di Tino di Bagdad”.
 

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