Da lunedì 6 a venerdì 10 luglio leggeremo e commenteremo su Twitter alcuni brani da Le notti di Tino Bagdad di Else Lasker-Schüler con il duo artistico Coniglioviola. Ecco un’intervista ai protagonisti.
Storytelling diffuso, realtà aumentata e letteratura combinatoria. Abbiamo conosciuto Coniglioviola a Book to the Future, durante la XXXVIII edizione del Salone del Libro di Torino e, dopo aver scoperto “Le notti di Tino di Bagdad”, abbiamo chiesto agli ideatori di questo gioco di raccontarci la loro storia.
Vorrei che provaste a descrivermi in poche parole “Le notti di Tino di Bagdad” e il paradigma di partecipazione artistica che presuppone.
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo della poetessa espressionista tedesca Else Lasker-Schüler, “Le notti di Tino di Bagdad”, rappresenta un esperimento di storytelling diffuso attraverso lo spazio pubblico e basato sulla Realtà Aumentata.
Lo ‘spettatore/lettore errante’, guidato da una mappa, è invitato a muoversi attraverso punti diversi della città per individuare 30 manifesti affissi alle fermate del bus e raffiguranti diversi paesaggi visti attraverso una finestra orientale. Una volta scansionato utilizzando l’app gratuita TINO, ogni manifesto attiva un singolo episodio del film di cui fa parte. Per ricostruire l’intera storia, lo spettatore dovrà attraversare vari punti della città per unirli in maniera arbitraria, generando così tante narrazioni quanti sono gli itinerari possibili.
Infine, al termine del tour, chiunque potrà restituire la propria ricostruzione della trama collegandosi al sito tinobagdad.com, dando così corpo a un procedimento letterario teorizzato dalla Letteratura Combinatoria e qui trasferito nello spazio reale, grazie a un utilizzo significativo delle nuove tecnologie.
Perché avete scelto di dedicarvi proprio a Else Lasker-Schüler e a Le notti di Tino Bagdad?
La scoperta di Else è stata casuale e dovuta alla nostra amica Eloisa Perone che ne ha tradotto il testo e realizzato una messa in scena tetrale, chiedendoci di realizzarne le videoscenografie. Ci siamo innamorati di Else, personaggio eccentrico della Berlino dei primi del 900, e della sua scrittura, nella quale Bagdad non è rappresentata come una città reale, ma anzi vista in trasparenza, quasi sovrapposta alle architetture berlinesi, così come oggi noi la sovrapponiamo a Torino attraverso il nostro esperimento.
Dove è nato questo progetto? Vorrei che mi parlassi della Cavallerizza Reale e del suo significato per Torino.
Cavallerizza Reale, una delle dimore sabaude, è uno spazio occupato a Torino da una rappresentanza eterogena di cittadini dal 23 maggio 2014, per opporsi al processo di cartolarizzazione voluto dal Comune. In questo contesto, come membro attivo dell’assemblea, mi sono battuto perchè questa esperienza non fosse portatrice soltanto di istanze esplicitamente politiche ma diventasse anche incubatore di progetti artistici, diventando l’Assemblea stessa promotrice di modelli alternativi di produzione culturale, non basati sulle economie ma sullo scambio di competenze.
La diffusione delle tecnologie digitali in campo culturale spesso spinge a definire ‘startup’ anche i progetti culturali. Ma tutto ciò ha davvero senso o rischia di essere un pericoloso vezzo ideologico?
Il concetto di startup presuppone l’avvio di una nuova impresa, un soggetto che negli anni si propone di generare profitti. Una definizione difficilmente applicabile anche a un laboratiorio culturale (ho evitato la parola impresa) al di là degli strumenti e delle tecnologie che questa utilizza.
* Foto: Marina Zaia
The nights of Tino from Bagdad. How we made it. from coniglioviola on Vimeo.
Coniglioviola (@coniglioviola) – E’ un duo artistico fondato nel 2000 da Brice Coniglio e Andrea Raviola. Dalla videoart al teatro, dalla musica elettronica alla performance, dalla net.art alla fotografia, non c’è quasi territorio della creatività contemporanea che Coniglioviola – bottega rinascimentale nell’era digitale – non abbia esplorato e provato a sobillare, muovendosi tentacolarmente come un vero e proprio marchio (coniglioviola.com).