Oilproject: didattica per tutti

betwyll, la piattaforma di TwLetteratura, è tra i 40 progetti finalisti del Premio CheFare per la cultura. Oggi intervistiamo Oilproject, finalista con un progetto dedicato alla scuola.

Oilproject
Siete anche voi tra i finalisti del premio, insieme a betwyll, quindi la domanda (e il gioco di parole)sono d’obbligo: che fare, con OilProject?

Oggi Oilproject è la scuola online (o meglio, il MOOCMOOC) più grande d’Italia: sulla nostra piattafoma abbiamo oltre 5.500 lezioni che spaziano da Letteratura a Matematica, da Scienze a Economia e Informatica. L’idea è quella di fornire gratuitamente e a tutti (studenti e docenti di tutte le età) uno strumento efficace per studiare, ripassare e approfondire, sfruttando gli strumenti e le tecnologie digitali (come tablet e smartphone). Mi interessa sottolineare che il focus principale è quello della qualità e dell’interazione tra gli utenti. Da un lato, tutti i contenuti didattici su Oilproject sono curati da docenti, professori o professionisti del settore oppure preparati dalla nostra redazione interna. Dall’altro, Oilproject non è solo un posto dove studiare con la testa chinata sul libro (o sul telefonino): ogni utente può chiedere, fare domande su ciò che non ha capito, mettersi alla prova con gli esercizi a sua disposizione per ogni materia. Insomma, crediamo che formazione faccia rima con socialità così come con condivisione.

CheFare è un premio dedicato a chi vuole fare cultura. Voi come la fate, come vorreste farla e come la farete?

Come dicevo, in Oilproject crediamo a una scuola aperta a tutti (e in ogni momento: su Oilproject si può studiare quando e dove si vuole) e a una formazione che coinvolga studenti e insegnanti verso un obiettivo comune: la condivisione della conoscenza e della cultura (non è un caso che le nostre lezioni siano sotto licenze Creative Commons). Il nostro “impatto sociale”, da questo punto di vista vuole essere sia qualitativo che quantitativo: arricchire la vita del maggior numero di persone possibili illustrando la bellezza di un idillio di Leopardi o del teorema di Lagrange. Per ora, i numeri ci danno ragione, oltre che grande soddisfazione: a maggio del 2015, per fare un esempio, quasi un milione e mezzo di utenti ha studiato sul nostro sito. Ovviamente all’estero ci sono realtà molto più mature ed avanzate (penso a Coursera, EdX, Khan Academy e così via), ma crediamo che prima o poi anche in Italia si capiranno i vantaggi (anche economici) della didattica digitale.

Quanto sono stati importanti – se lo sono stati – le tecnologie digitali e i social network per farvi conoscere e per portare avanti il vostro progetto?

Il digitale per Oilproject non è importante: è solo fondamentale! Battute a parte, Oilproject è nato un po’ di anni fa come community per appassionati di informatica che volessero condividere ciò che sapevano; ora è la principale piattaforma di digital learning in Italia (ma nei prossimi mesi vogliamo puntare con decisione all’Europa) e la metà del nostro traffico mensile viene da dispositivi mobile. Attenzione: non è solo un discorso di numeri e di dati. Per noi l’approccio orientato al digital e al mobile è strettamente connesso con i contenuti che offriamo e con l’idea di cultura che abbiamo. Cioè, negli ultimi dieci anni è cambiato profondamente il modo in cui tutti noi ci relazioniamo con gli altri, con il mondo esterno, con le informazioni che ci circondano. Bisogna dialogare con i nostri utenti nella loro lingua: questa è un’opportunità grandissima, non qualcosa di cui avere paura.

I social network in questo ci danno una grandissima mano: Facebook è uno dei principali canali di comunicazione con docenti e studenti, da lì ci arrivano sia i ringraziamenti di uno studente per un buon voto o l’apprezzamento di un docente che sperimenta i nostri contenuti per la “flipped classroom” o il “blended learning”.

E quindi, se vincerete, quali progetti avete in mente?

Se vinciamo – magari! – la strada di crescita è chiara: alzare ancor di più la qualità del servizio erogato in termini di contenuti e funzionalità del sito e sviluppare contemporaneamente un prodotto utile anche alle esigenze degli insegnanti – semplice, potente e collaborativo al tempo stesso, che aiuti tutti i docenti che vogliono sperimentare modi nuovi di insegnare e di imparare. Insomma, crediamo che, anche nell’era del digitale, la didattica nasca nel mondo fisico dell’aula; è lì che vogliamo dare il nostro contributo. E la missione non sarebbe più solo in Italia ma su scala europea, per dare un respiro più ampio a tutto il progetto.

Michele Ferrari OilprojectOilproject – Mi chiamo Michele Ferrari e sono uno dei redattori dell’area scientifica di Oilproject. Dopo essermi laureato in Matematica a Milano ho deciso di continuare a coltivare la mia passione per questa materia, per l’insegnamento e per la divulgazione scientifica: l’occasione me l’ha data Oilproject, dove mi occupo di produrre e revisionare i contenuti di Matematica e Fisica. Quando posso, se non ho la testa persa in qualche strano ragionamento, cerco sempre di trovare il tempo per viaggiare e per suonare il pianoforte, l’altra mia grande passione.

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