Bertolt Brecht è #VitaGalileo

Dal 14 dicembre leggiamo, con la IV G del Liceo Carlo Rinaldini di Ancona e la loro insegnante Maddalena Santacroce, l’opera teatrale di Bertolt Brecht, che riscriveremo con #VitaGalileo.

Vita di Galileo. Scenografia
Vita di Galileo. Scenografia
Il testo

Galileo Galilei (1564-1642), scienziato a tutto tondo, grande divulgatore e umanista, nella sua massima opera, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, istituiva un confronto dialettico non solo tra i sistemi tolemaico e copernicano, ma tra due diversi metodi di conoscenza, quello fondato sull’auctoritas aristotelica e quello –proprio della Scienza nuova – basato sulle “sensate esperienze”, cioè sulla osservazione empirica dei fenomeni, e sulle “necessarie dimostrazioni” condotte dallo scienziato mosso dalla curiosità ma anche dal dubbio (l’autore pisano individua in queste due disposizioni d’animo i necessari motori della moderna ricerca scientifica). L’autore, credente e cattolico, ebbe difficili rapporti con le gerarchie ecclesiastiche: nonostante rivendicasse l’autonomia della scienza rispetto alla filosofia e alla teologia, sappiamo che dovette subire il processo per eresia e l’umiliazione dell’abiura. Galileo aveva in ogni caso additato alle generazioni del secolo successivo, il Settecento, la funzione liberatrice della ragione in grado di rendere via via gli uomini più consapevoli delle proprie potenzialità.

Nel corso del Novecento Galileo torna a essere oggetto di un appassionante dibattito: il 31 ottobre 1992 sotto Papa Giovanni Paolo II la Chiesa ha cancellato la condanna dopo 131 anni di studi da parte di una commissione di nomina pontificia; nella prima metà del secolo, inoltre, il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht aveva dedicato una delle sue opere più celebri, Vita di Galileo, allo scienziato pisano.

Brecht ripercorre le tappe fondamentali della ricerca di Galilei e del suo contrasto con la Chiesa, traendo spunto dalla sua vicenda esistenziale (vive il clima drammatico della Germania del Terzo Reich, costretto ad abbandonare il suo paese e a vivere un esilio europeo trasferendosi in Svizzera, Francia, Danimarca, Svezia e Finlandia per il pericolo delle persecuzioni del regime) sul rapporto tra scienza e potere e sui doveri etici degli uomini di scienza. Diverse sono le redazioni dell’opera: nella prima, del 1938, durante l’esilio dalla Germania nazista, l’abiura di Galileo viene giustificata dall’autore come un’abile, astuta capitolazione al servizio della verità, in quanto secondo Brecht lo scienziato abiurava per poter continuare il suo lavoro senza essere molestato dai suoi persecutori. Nelle due redazioni successive (l’ultima del 1955) l’autore modifica la propria opinione, e l’abiura viene interpretata come tradimento della propria missione di scienziato, come atto di viltà di cui il personaggio stesso si autoaccusa nel monologo che conclude il testo. La figura di Galileo diventa metafora dello scienziato moderno (nella seconda guerra mondiale si era assistito alla sperimentazione e utilizzazione a fini bellici della scissione dell’atomo, si era cioè generata una frattura pericolosa tra progresso tecnico e progresso sociale), dell’intellettuale perseguitato dal binomio scienza – fanatismo.

Proponiamo la rilettura del Galileo Brechtiano perché risulta ancora un testo di grande attualità, proprio per l’agilità e la profondità con cui consente di riflettere sul rapporto tra scienza, potere ed etica.

Il gioco

Partecipare a #VitaGalileo è facile, basta avere il libro e un account su Twitter. È necessario leggere il testo rispettando il calendario condiviso (vedi qui sotto) e traducendo per ciascun capitolo impressioni, emozioni, osservazioni in brevi messaggi di 140 caratteri, ispirati dalla lettura. Ogni tweet può contenere un commento, un riassunto o una citazione, oppure può essere un esercizio di riscrittura, come negli esercizi di stile di Queneau. Affinché i tweet siano identificati nel flusso continuo di Twitter, va sempre inserito l’hashtag #VitaGalileo, seguito – senza spazi – dalla barra e dal numero del capitolo cui si riferiscono (quindi: #VitaGalileo/01, #VitaGalileo/02, #VitaGalileo/03 ecc.).

Il Calendario

Vita di Galileo è composto da quindici atti. Ne leggeremo uno ogni giorno, saltando le giornate del 24-25-26 dicembre. Abbiamo quindi previsto di leggere l’intera opera in diciotto giorni (quindici effettivi), secondo questo calendario:

  • 14 dicembre 2015, Scena I (#vitaGalileo/01)
  • 15 dicembre 2015, Scena II (#vitaGalileo/02)
  • 16 dicembre 2015, Scena III (#vitaGalileo/03)
  • 17 dicembre 2015, Scena IV (#vitaGalileo/04)
  • 18 dicembre 2015, Scena V (#vitaGalileo/05)
  • 19 dicembre 2015, Scena VI (#vitaGalileo/06)
  • 20 dicembre 2015, Scena VII (#vittaGalileo/07)
  • 21 dicembre 2015, Scena VIII (#vitaGalileo/08)
  • 22 dicembre 2015, Scena IX (#vitaGalileo/09)
  • 23 dicembre 2015, Scena X (#vitaGalileo/10)
  • 27 dicembre 2015, Scena XI (#vitaGalileo/11)
  • 28 dicembre 2015, Scena XII (#vitaGalileo/12)
  • 29 dicembre 2015, Scena XIII (#vitaGalileo/13)
  • 30 dicembre 2015, Scena XIV (#vitaGalileo/14)
  • 31 dicembre 2015, Scena XV (#vitaGalileo/15)
Chi può partecipare

Il gioco è aperto a tutti gli utenti di Twitter. A guidare #VitaGalileo saranno i ragazzi del Liceo Rinaldini (@4GRinaldini): @Vicctoria06, @chiccaalba, @saraarduini1, @noretta08, @eleonoraa1808, @franciverde99, @fragola2809, @SofialoveNoemi, @EleonoraFabretz, @HeleZz3, @angisamburus, @Ale_9827.

Maddalena SantacroceMaddalena Santacroce (@maddamoon) – Dopo una esperienza quasi decennale come redattrice all’interno del GruppoRaffaello Maddalena Santacroce ha iniziato a insegnare nella scuola secondaria di secondo grado. Dalla fusione delle due esperienze nasce la scrittura di testi scolastici. La passione per il mondo classico ha condotto l’insegnante a dare il proprio contributo a interessanti  iniziative di Archeoclub d’Italia che si sono concretizzate con la pubblicazione di prodotti multimediali (Aesis. Quasi effigies parvae Romae) e di pubblicazioni scientifiche. L’amore per la lettura infine ha condotto l’insegnante a prendere parte attiva a diverse iniziative di TwLetteratura.

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