Dopo #TwAlice, la maestra Paola Mattioli ha proposto alla comunità di TwLetteratura #TwOz, la riscrittura del Mago di Oz. Prima di ripartire con un altro progetto, ci spiega come è andato il cammino con @DorothyTw.
Hai iniziato a seguire i progetti di TwLetteratura come partecipante ai nostri giochi, mentre ora sei “passata dall’altra parte della barricata” organizzando due progetti, prima #TwAlice e ora #TwOz: come è andata? Idee future?
#TwOz è stata la mia seconda esperienza come “conduttore” del gioco. Rispetto all’esperienza di #TwAlice sono aumentate le scuole che hanno partecipato alla riscrittura, ma molte penso fossero alla loro prima esperienza su Twitter quindi spesso avevano difficoltà a seguire il calendario di riscrittura, e questo mi ha messo un pochino in difficoltà nell’animazione del gioco. Per rimediare, sarà necessario organizzarne subito un altro così che possano consolidare la loro esperienza divertendosi su Twitter. Visto che quest’anno abbiamo festeggiato i 150 anni di Alice, ma si celebrano anche i 70 anni di Pippi Calzelunghe, pensavo di render merito anche a lei.
Come vive, la scuola italiana, il rapporto con il digitale: è un apporto utile o viene invece considerato un inutile aggeggio? Dipende solo dalla soggettività degli insegnanti o è un trend più generico?
Utilizzo il digitale a scuola come qualsiasi altro strumento: pian piano, grazie a corsi di formazione e scambi nelle varie community Facebook dedicate a questo tema e fatte da docenti, ho imparato molto e l’ho reso parte integrante nella didattica. È un apporto significativo che rende appassionanti le lezioni e soprattutto permette di vedere in classe quello che un tempo noi insegnanti non facevano altro che raccontare. Insegno in una terza primaria e parlando di città ci siamo soffermati molto sull’aspetto delle case nei vari posti del mondo. Google Earth ci ha permesso di vedere dal vivo quello che disegnavo alla lavagna, molto più d’impatto, immediato e soprattutto reale.
Il digitale è fondamentale perché è la direzione del nostro mondo e senza tralasciare la tradizione – io porto in classe decine e decine di albi illustrati ogni mese – dobbiamo creare situazioni di apprendimento in cui i nostri alunni possano sperimentare perché probabilmente loro faranno lavori che ancora non sono stati inventati, costruendo loro stessi il loro futuro. Il digitale in questo moltiplica a dismisura le possibilità che potranno avere!
Più che chiederti perché fai questo lavoro ti chiedo: come è cambiato o sta cambiando il lavoro dell’insegnante? Continua a piacerti, come lavoro o – meglio – esperienza?
Questo lavoro è talmente faticoso che visti i miei studi – sono laureata in Lingua e Cultura Cinese – se non avessi passione per questo mestiere avrei fatto altro nella vita. È un lavoro in continua evoluzione proprio perché si occupa di educazione e cambiando i tempi cambiano anche i bisogni e le necessità dei destinatari, i nostri alunni, bambini e adolescenti cui dobbiamo dare fiducia perché possano cambiare anche solo un centesimo di quello che non siamo stati capaci noi, adulti di oggi, di offrir loro.
Infine, se dovessi riassumere l’esperienza di TwLetteratura in una frase cosa sceglieresti e per quale motivo?
Risponderei così: TwLetteratura è quell’esperienza che trasforma il profumo della carta nel suono dei tasti digitati senza perdere emozioni e creando nuovi scenari d’apprendimento. Questa è l’esperienza che conduco in classe: leggiamo sul libro di carta, scriviamo su Twitter, ci appassioniamo ed emozioniamo leggendo.
Foto: Rita M. – The wonderful wizard of Oz (Creative Commons).
Paola Mattioli (@paoletta1009) – Maestra di una terza primaria, gioca il jolly insegnando anche cinese alle classi dai 5 agli 8 anni della scuola dove lavora, l’Istituto Marymount di Roma. Da una parte la appassionano le nuove tecnologie e i social, usa molto l’iPad come strumento didattico soprattutto per le lezioni di cinese e sogna di fare un corso di robotica per insegnanti (e intanto si aiuta con Scratch per capire il mondo computazionale). Dall’altra ha un amore profondo per i libri, soprattutto gli albi illustrati per bambini, e ne fa abbondante uso nelle lezioni di italiano sperando di far crescere nei bambini l’amore per la lettura e per la TwLetteratura.