Letteratura del 900 in atlante

La letteratura del 900 mappata in un atlante digitale: un progetto didattico finanziato dal MIUR e dedicato alle scuole. Ce lo racconta Carlo Albarello.

Letteratura

La letteratura del 900 riassunta in un Atlante letterario digitale: si tratta di un progetto di sperimentazione didattica finanziato dal MIUR. Come si articola, quando si concluderà, chi sono i collaboratori? Quali competenze letterarie svilupperete?

Il progetto si articola in azioni di ricerca e di sperimentazione, che hanno l’obiettivo di ricercare utili strategie per ampliare la presenza della letteratura del 900 nei programmi dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Sono previsti seminari di studio, di cui uno svoltosi il 1° febbraio 2016 presso la Biblioteca Angelica di Roma; analisi delle programmazioni delle scuole che aderiscono alla rete interregionale (con capofila il Liceo Classico Virgilio di Roma); elaborazioni di percorsi tematici condivisi; allestimento di un Atlante digitale del Novecento letterario. Hanno aderito all’inizio nove scuole di Calabria, Lazio e Marche ma ora il progetto conta più di trenta istituti.

Il progetto è stato finanziato dal MIUR per l’anno scolastico 2015/16, ma vista la risposta di molte scuole continuerà sicuramente nel tempo. Oltre al MIUR abbiamo trovato il sostegno della Biblioteca Angelica di Roma, del fotografo Paolo di Paolo che ha donato alcuni scatti del suo archivio, e di alcuni editori, che favoriscono il progetto: L’Orma, Quodlibet, E/O, Emons per il momento, ma molti sono in arrivo.

L’approccio didattico che si intende verificare e raffinare è quello delle competenze letterarie, principalmente di natura interpretativa, che pongano lo studente al centro dell’azione per favorire, attraverso la lettura e la riappropriazione personale dei testi, un saper fare in azione, spendibile dallo stesso in altri ambiti. Punto di partenza è stato il triennio di sperimentazione a livello nazionale, da parte di alcune scuole, di una didattica per competenze, promosse dal progetto pilota del MIUR Compìta.

Quali competenze digitali verranno impiegate? Quale l’approccio principale, e determinante, del digitale per la realizzazione dell’atlante?

Da un punto di vista digitale sono state favorite competenze di web design e gestione dei contenuti digitali, nelle quali gli studenti – in questa prima fase – sono in una fase di apprendimento. La dimensione digitale è fondamentale nella vita dell’Atlante, per i contenuti che veicola e per la comunità a cui intende rivolgersi.

Come collaborano al progetto le scuole? È prevista una forma continuativa di collaborazione, anche a mappatura ultimata?

Il progetto è pensato esclusivamente per fini didattici e nasce da una ricerca-azione sulle competenze in letteratura e riguardo al canone del 900. Il materiale è interamente prodotto dagli studenti, con la supervisione dei docenti, e tutte le scuole che siano interessate alla ricerca su un canone letterario del 900 da studiare con il programma scolastico. Siamo certi che la collaborazione con gli istituti non si concluderà dopo aver esperito le fasi di lavoro progettate.

Leggo sul vostro sito che la civiltà letteraria del 900 verrebbe “letta tra il secolo che l’ha preceduta e le opere del presente”: un modo per sottolineare una continuità culturale. Collaboreranno anche scrittori contemporanei?

Abbiamo previsto una sezione 2000 nuovi per accogliere gli scrittori che hanno pubblicato dopo l’anno 2000, mentre gli emergenti – in attesa ancora di un editore – trovano voce in 900 Lab.

Foto: Chiara Baldassarri – . (Creative Commons).

LetteraturaAtlante digitale del 900 (@anovecento) – Ad ogni autore la sua città, ad ogni opera la sua traccia nel Bel Paese.

L’intervista è rilasciata da Carlo Albarello, referente del progetto. Il sito dell’atlante è http://www.anovecento.net/.

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