betwyll beta è online

La webapp per il social reading di TwLetteratura è ora disponibile in versione beta privata su App Store e Google Play.

Il logo di betwyll

betwyll, la webapp per il social reading di TwLetteratura è online in versione beta. L’avevamo annunciata un anno fa, al Salone del Libro di Torino, quando 500 lettori si erano prenotati per provarla in anteprima. Dopo un anno di intenso lavoro, ci siamo. Oggi betwyll è disponibile per i suoi beta tester su App Store e su Google Play.

Che cosa è betwyll

betwyll è un luogo nuovo per leggere e commentare testi in 140 caratteri, secondo il metodo di social reading che TwLetteratura ha ideato e sperimentato su Twitter e su carta a partire dal 2012: un gioco che nel tempo ha raccolto l’entusiasmo e la dedizione di migliaia di lettori e studenti, in Italia e all’estero.

Su betwyll è possibile, attraverso un’unica interfaccia, leggere un testo e commentarlo paragrafo per paragrafo con brevi messaggi di 140 caratteri. Abbiamo chiamato questi messaggi twyll: è una parola che nasce da tweet (il nome dei messaggi su Twitter) e al tempo stesso richiama l’idea di un tessuto (il twill) e i concetti di testo, intreccio, comunità.

Come fare per provarla?

Se sei già un beta tester registrato, riceverai via email le informazioni per scaricare betwyll, provarla e partecipare al forum per i beta tester. Se non sei ancora registrato come beta tester, iscriviti su betwyll.com; dopo alcuni giorni, riceverai le istruzioni per unirti al team di sviluppo.

Da giovedì 12 a lunedì 16 maggio, durante il Salone del Libro di Torino, i tester già iscritti potranno sperimentare betwyll in anteprima, leggendo e commentando l’Amleto di Shakespeare (Atto III, scena I). Da martedì 17 maggio un nuovo gioco di TwLetteratura dedicato ai Canti orfici di Dino Campana inizierà su betwyll e su Twitter.

“Io considero amanti dei libri non coloro che li tengono nascosti nei loro cassettoni e non li impugnano mai, bensì coloro che – di notte così come di giorno – li sfogliano, li maltrattano, li consumano, ne riempiono tutti i margini con annotazioni di diverso tipo, e preferiscono i segni di un errore che hanno cancellato ad una copia linda e piena di errori”. (Erasmo da Rotterdam, 1489)

Vuoi sapere di più sulla webapp di TwLetteratura? Scoprine i luoghi, a chi e a che cosa serve e come è nata betwyll leggendo questo post. Se sei un fan di TwLetteratura puoi sostenere gratuitamente lo sviluppo di betwyll con i tuoi acquisti attraverso Helpfreely.