Gli strumenti per partecipare ai giochi di TwLetteratura
1. Si può partecipare se a scuola non c’è il wi-fi?
Sì, il gioco può essere svolto su moduli di carta (alle primarie, ma anche alle superiori). Inoltre, ciascuno studente dai 13 anni in su è libero di aprire un proprio account su Betwyll e su Twitter, su cui può pubblicare contenuti attraverso il proprio smartphone o tablet. Per pubblicare i contenuti con l’account della classe o della scuola il docente può utilizzare sia il proprio smartphone o tablet, sia il personal computer della scuola (in questo caso, solo su Twitter).
Sì, il gioco può essere svolto su moduli di carta (alle primarie, ma anche alle superiori). Inoltre, ciascuno studente dai 13 anni in su è libero di aprire un proprio account su Betwyll e su Twitter, su cui può pubblicare contenuti attraverso il proprio smartphone o tablet. Per pubblicare i contenuti con l’account della classe o della scuola il docente può utilizzare sia il proprio smartphone o tablet, sia il personal computer della scuola (in questo caso, solo su Twitter).
2. Come si apre un account della scuola o della classe su Twitter?
Per aprire un account della scuola o della classe su Twitter è sufficiente accedere alla pagina twitter.com e selezionare la voce “Iscriviti adesso”. Quindi si inseriscono: il nome della scuola (es. “Scuola Carlo Cassola”), l’indirizzo email al quale si vuole collegare l’account e una password per proteggere l’accesso all’account. A questo punto, si clicca su “Iscriviti”. Twitter chiede quindi di associare l’account a un numero di telefono (operazione facoltativa). Nella videata successiva si sceglie un nome per l’account: questa è la stringa di testo con cui l’account verrà identificato su Twitter (es. @scuolacassola). A questo punto, l’account su Twitter è stato creato: attraverso una serie di videate intermedie, Twitter propone alcune azioni per mettere l’account in connessione con altri utenti (es. cerca i tuoi amici su Twitter fra i contatti della posta elettronica, segui almeno 21 utenti e continua, ecc.): tutti questi passaggi possono essere ignorati, selezionando alternativamente “salta” o “no, grazie”. Dalla pagina principale del tuo account (riconoscibile per la scritta “Che c’è di nuovo” che invita a scrivere un primo tweet) potrai personalizzare il profilo della scuola o della classe e iniziare a leggere e interagire con gli altri utenti. Non sai come fare per utilizzare Twitter a scuola? Niente paura, consulta questo tutorial; e se ti restano dei dubbi scrivici su scuole@twletteratura.org.
Per aprire un account della scuola o della classe su Twitter è sufficiente accedere alla pagina twitter.com e selezionare la voce “Iscriviti adesso”. Quindi si inseriscono: il nome della scuola (es. “Scuola Carlo Cassola”), l’indirizzo email al quale si vuole collegare l’account e una password per proteggere l’accesso all’account. A questo punto, si clicca su “Iscriviti”. Twitter chiede quindi di associare l’account a un numero di telefono (operazione facoltativa). Nella videata successiva si sceglie un nome per l’account: questa è la stringa di testo con cui l’account verrà identificato su Twitter (es. @scuolacassola). A questo punto, l’account su Twitter è stato creato: attraverso una serie di videate intermedie, Twitter propone alcune azioni per mettere l’account in connessione con altri utenti (es. cerca i tuoi amici su Twitter fra i contatti della posta elettronica, segui almeno 21 utenti e continua, ecc.): tutti questi passaggi possono essere ignorati, selezionando alternativamente “salta” o “no, grazie”. Dalla pagina principale del tuo account (riconoscibile per la scritta “Che c’è di nuovo” che invita a scrivere un primo tweet) potrai personalizzare il profilo della scuola o della classe e iniziare a leggere e interagire con gli altri utenti. Non sai come fare per utilizzare Twitter a scuola? Niente paura, consulta questo tutorial; e se ti restano dei dubbi scrivici su scuole@twletteratura.org.
3. Come si apre un account della scuola o della classe su Betwyll?
Per aprire un account della scuola o della classe su Betwyll occorre scaricare su uno smartphone o un tablet con sistema operativo iOS (Apple) o Android (Google) la app Betwyll. Al momento della registrazione, basta indicare un indirizzo email (diverso da quello utilizzato dall’insegnante, nel caso fosse già un utente di Betwyll) a cui verrà inviata una mail con la password provvisoria per accedere al servizio. Una volta entrati su Betwyll con quell’account si potrà modificare la password e gestirlo a nome della classe. Accedendo alla app potrai anche collegare la app stessa a un account Twitter preesistente: ti suggeriamo di collegare la app all’account Twitter della scuola o della classe, in modo che in futuro i messaggi che scriverai su Betwyll (twyll) quando lo vorrai possano trasformarsi direttamente in messaggi su Twitter (tweet): questa è infatti una delle funzionalità che prevediamo di implementare. Non sai come fare per utilizzare Betwyll a scuola? Niente paura, ecco un tutorial che te lo spiega. E, se ti restano dei dubbi, puoi scriverci all’indirizzo email support@betwyll.com.
Per aprire un account della scuola o della classe su Betwyll occorre scaricare su uno smartphone o un tablet con sistema operativo iOS (Apple) o Android (Google) la app Betwyll. Al momento della registrazione, basta indicare un indirizzo email (diverso da quello utilizzato dall’insegnante, nel caso fosse già un utente di Betwyll) a cui verrà inviata una mail con la password provvisoria per accedere al servizio. Una volta entrati su Betwyll con quell’account si potrà modificare la password e gestirlo a nome della classe. Accedendo alla app potrai anche collegare la app stessa a un account Twitter preesistente: ti suggeriamo di collegare la app all’account Twitter della scuola o della classe, in modo che in futuro i messaggi che scriverai su Betwyll (twyll) quando lo vorrai possano trasformarsi direttamente in messaggi su Twitter (tweet): questa è infatti una delle funzionalità che prevediamo di implementare. Non sai come fare per utilizzare Betwyll a scuola? Niente paura, ecco un tutorial che te lo spiega. E, se ti restano dei dubbi, puoi scriverci all’indirizzo email support@betwyll.com.
4. Cosa devono fare gli studenti?
Gli studenti possono partecipare ai giochi di TwLetteratura in due modi. Il primo modo, indicato in particolare per gli studenti di età inferiore ai 13 anni, è leggere e commentare i testi oggetto del gioco su un modulo di carta con griglie di 140 caratteri, a scuola e/o a casa. Questo metodo è particolarmente efficace nelle scuole primarie, dove è poi l’insegnante insieme agli studenti a trasporre i tweet degli studenti su Twitter e su Betwyll attraverso i profili Twitter e Betwyll della classe o della scuola. Il secondo modo per partecipare, indicato per gli studenti dai 13 anni, è creare un proprio profilo su Twitter e su Betwyll, in modo da poter interagire in modo personale e diretto con il testo e con gli altri lettori, a scuola e a casa, utilizzando il proprio smartphone o il proprio tablet.
5. Che cosa può fare uno studente che non possiede un tablet o uno smartphone con sistema operativo iOS (Apple) o Android (Google)?
Uno studente che non possiede un tablet o uno smartphone può utilizzare Twitter attraverso un personal computer o un notebook, collegandosi all’indirizzo twitter.com. Non potrà invece utilizzare Betwyll, che non è ancora disponibile per personal computer e notebook. Allo stesso modo, uno studente che dispone di uno smartphone con sistema operativo diverso da iOS (Apple) o Android (Google) non potrà utilizzare Betwyll, ma potrà utilizzare soltanto Twitter. Lo sviluppo di ulteriori interfacce, ad esempio Betwyll per Windows Phone, è al momento troppo oneroso per i mezzi a disposizione di TwLetteratura. In ogni caso, seppure priva di alcune componenti ludico-esperienziali ulteriori, la partecipazione al gioco attraverso Twitter è una buona approssimazione dell’esperienza di gioco su Betwyll.
Uno studente che non possiede un tablet o uno smartphone può utilizzare Twitter attraverso un personal computer o un notebook, collegandosi all’indirizzo twitter.com. Non potrà invece utilizzare Betwyll, che non è ancora disponibile per personal computer e notebook. Allo stesso modo, uno studente che dispone di uno smartphone con sistema operativo diverso da iOS (Apple) o Android (Google) non potrà utilizzare Betwyll, ma potrà utilizzare soltanto Twitter. Lo sviluppo di ulteriori interfacce, ad esempio Betwyll per Windows Phone, è al momento troppo oneroso per i mezzi a disposizione di TwLetteratura. In ogni caso, seppure priva di alcune componenti ludico-esperienziali ulteriori, la partecipazione al gioco attraverso Twitter è una buona approssimazione dell’esperienza di gioco su Betwyll.
6. Che differenza c’è fra Betwyll e Twitter?
Betwyll nasce per rendere l’esperienza dei giochi di social reading di TwLetteratura più profonda e coinvolgente rispetto al loro svolgimento su Twitter. Twitter è un luogo aperto, che permette di entrare in connessione con milioni di utenti su argomenti diversi, attraverso uno specifico hashtag (#parola); al tempo stesso, è un ambiente in cui il rumore di fondo è alto, poiché non il contenuto è focalizzato su temi specifici. Betwyll è uno spazio chiuso e verticale, dedicato ai giochi di social reading di TwLetteratura. Su Betwyll nella sezione “Testi” è possibile inserire i propri messaggi (twyll) in corrispondenza di uno specifico paragrafo del testo in lettura (se il testo originale è libero da diritti) o di una sinossi di un capitolo del testo in lettura (se il testo non è libero da diritti); nella sezione “Arena” invece è possibile discutere in modo destrutturato attorno a uno o più testi. Betwyll è accessibile con login da Facebook, da Twitter e da Google. Su Betwyll i caratteri disponibili sono 140, mentre su Twitter ora sono passati a 280.
Caratteristiche e significato dei giochi di TwLetteratura a scuola
7. Come si svolge la lettura del testo in classe?
Ogni classe adotta un metodo proprio, secondo la sensibilità e le attitudini dell’insegnante. Una modalità standard è la seguente: gli studenti leggono il libro secondo il calendario di gioco di ciascun progetto, pubblicato su twletteratura.org; l’insegnante, durante le lezioni, approfondisce alcuni brani e/o capitoli del libro attraverso la lettura a voce alta dei brani e il commento degli stessi su carta e online su Betwyll e su Twitter. I commenti in 140 caratteri possono essere liberi o seguire un vincolo (secondo il modello degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, per esempio). Gli studenti possono scrivere i loro twyll/tweet individualmente o a coppie o in gruppi. Ogni esercizio di commento e ‘riscrittura’ è un’occasione per riflettere sia sugli aspetti più propriamente linguistici (ad esempio il lessico, la sintassi, le figure retoriche) sia sul significato del testo e sul suo apparato critico (fonti, bibliografia, note, ecc.). Durante il gioco, ogni studente e insegnante può comunicare con altri lettori, studenti e scuole attraverso le risposte (icona “freccia” su Betwyll e su Twitter), le menzioni (icona “@” su Betwyll e su Twitter) e i ‘preferiti’ (icona “cuore” su Betwyll e su Twitter).
Ogni classe adotta un metodo proprio, secondo la sensibilità e le attitudini dell’insegnante. Una modalità standard è la seguente: gli studenti leggono il libro secondo il calendario di gioco di ciascun progetto, pubblicato su twletteratura.org; l’insegnante, durante le lezioni, approfondisce alcuni brani e/o capitoli del libro attraverso la lettura a voce alta dei brani e il commento degli stessi su carta e online su Betwyll e su Twitter. I commenti in 140 caratteri possono essere liberi o seguire un vincolo (secondo il modello degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, per esempio). Gli studenti possono scrivere i loro twyll/tweet individualmente o a coppie o in gruppi. Ogni esercizio di commento e ‘riscrittura’ è un’occasione per riflettere sia sugli aspetti più propriamente linguistici (ad esempio il lessico, la sintassi, le figure retoriche) sia sul significato del testo e sul suo apparato critico (fonti, bibliografia, note, ecc.). Durante il gioco, ogni studente e insegnante può comunicare con altri lettori, studenti e scuole attraverso le risposte (icona “freccia” su Betwyll e su Twitter), le menzioni (icona “@” su Betwyll e su Twitter) e i ‘preferiti’ (icona “cuore” su Betwyll e su Twitter).
8. Che senso ha leggere e commentare un’opera letteraria in 140 caratteri?
Il lavoro di lettura e commento collettivo in messaggi di 140 caratteri risponde a una serie di obiettivi di base: stimolare gli studenti alla lettura e alla fruizione di contenuti culturali, educare alla scrittura sintetica, sperimentare processi intellettuali di tipo collaborativo, favorire un uso consapevole delle reti sociali online. Riteniamo peraltro che, dal punto di vista del singolo, la partecipazione ai progetti di lettura e commento su Betwyll o su Twitter consenta anche di soddisfare alcuni bisogni individuali, come il ricorso alla scrittura come forma di affermazione del sé, in chiave prevalentemente espressiva e autobiografica, la ricerca di occasioni ludiche e la voglia di entrare in contatto con altri utenti.
Il lavoro di lettura e commento collettivo in messaggi di 140 caratteri risponde a una serie di obiettivi di base: stimolare gli studenti alla lettura e alla fruizione di contenuti culturali, educare alla scrittura sintetica, sperimentare processi intellettuali di tipo collaborativo, favorire un uso consapevole delle reti sociali online. Riteniamo peraltro che, dal punto di vista del singolo, la partecipazione ai progetti di lettura e commento su Betwyll o su Twitter consenta anche di soddisfare alcuni bisogni individuali, come il ricorso alla scrittura come forma di affermazione del sé, in chiave prevalentemente espressiva e autobiografica, la ricerca di occasioni ludiche e la voglia di entrare in contatto con altri utenti.
9. Perché non usate Facebook?
Utilizziamo Facebook come strumento di promozione dei progetti di TwLetteratura, ma la caratteristica fondamentale del nostro metodo consiste nel vincolo formale di 140 caratteri, che in quanto tale stimola l’attenzione e la creatività degli studenti. Questo vincolo era integrato nelle funzioni di base di Twitter (ora è stato esteso a 280 caratteri) e ad esso si ispira il paradigma di lettura e commento sviluppato su Betwyll, la app di TwLetteratura per il social reading.
10. La community di TwLetteratura scrive opere letterarie in 140 caratteri?
No. Esistono diverse esperienze di produzione letteraria basate sull’utilizzo di Twitter e di altre piattaforme online. A queste esperienze guardiamo con interesse e con il massimo rispetto. Tuttavia il nostro progetto si fonda su presupposti differenti, ossia sull’idea di utilizzare Twitter e Betwyll non per produrre un nuovo testo letterario, ma per approfondire la conoscenza di un testo letterario preesistente. Inoltre, il metodo TwLetteratura è applicabile anche a prodotti artistici diversi da quelli letterari. Ciò non toglie che la lettura e il commento collettivo dei contenuti possa anche integrare una dimensione creativa. D’altra parte, ogni atto interpretativo ha in sé qualcosa di creativo. E riscrivere un testo su Twitter o su Betwyll è un modo per interpretarlo, per avvicinarsi a esso criticamente.
No. Esistono diverse esperienze di produzione letteraria basate sull’utilizzo di Twitter e di altre piattaforme online. A queste esperienze guardiamo con interesse e con il massimo rispetto. Tuttavia il nostro progetto si fonda su presupposti differenti, ossia sull’idea di utilizzare Twitter e Betwyll non per produrre un nuovo testo letterario, ma per approfondire la conoscenza di un testo letterario preesistente. Inoltre, il metodo TwLetteratura è applicabile anche a prodotti artistici diversi da quelli letterari. Ciò non toglie che la lettura e il commento collettivo dei contenuti possa anche integrare una dimensione creativa. D’altra parte, ogni atto interpretativo ha in sé qualcosa di creativo. E riscrivere un testo su Twitter o su Betwyll è un modo per interpretarlo, per avvicinarsi a esso criticamente.
11. Non pensate di stravolgere il lavoro di un autore?
Al contrario. L’intenso rapporto che il lettore ingaggia con il testo, nel momento in cui lo legge e lo commenta attraverso il metodo TwLetteratura su Betwyll o su Twitter, è uno dei possibili percorsi di avvicinamento a questo testo. Esso non è un atto manipolatorio, ma muove da una forma di profondo rispetto per l’autore, le sue istanze e il suo prodotto; stimola anzi il desiderio di andare a fondo nella lettura del testo. I progetti di TwLetteratura spingono studenti e lettori a leggere integralmente i testi oggetto di analisi e discussione collettiva e ad approfondire la bibliografia critica relativa a ciascun testo.
Al contrario. L’intenso rapporto che il lettore ingaggia con il testo, nel momento in cui lo legge e lo commenta attraverso il metodo TwLetteratura su Betwyll o su Twitter, è uno dei possibili percorsi di avvicinamento a questo testo. Esso non è un atto manipolatorio, ma muove da una forma di profondo rispetto per l’autore, le sue istanze e il suo prodotto; stimola anzi il desiderio di andare a fondo nella lettura del testo. I progetti di TwLetteratura spingono studenti e lettori a leggere integralmente i testi oggetto di analisi e discussione collettiva e ad approfondire la bibliografia critica relativa a ciascun testo.
12. Quali sono le ricadute pratiche del progetto in ambito scolastico?
TwLetteratura è un metodo di lettura e commento dei testi che integra l’attività didattica. La lettura e il commento collettivi di un testo in 140 caratteri comportano un sistematico lavoro di analisi, favorendo una maggiore comprensione del testo. Questo esercizio, inoltre, stimola una riflessione sul rapporto tra lingua scritta e lingua parlata e favorisce – attraverso un approccio collettivo e partecipato – una crescente attitudine al problem solving e al gioco di squadra da parte dei partecipanti. Il metodo TwLetteratura è stato riconosciuto come good practice nel manuale “Promoting Reading in the Digital Environment”, pubblicato dal gruppo di lavoro degli Stati Membri dell’Unione Europea: la competenza della lettura profonda è fondamentale per garantire ad ogni cittadino una piena espressione di sé, sia in ambito personale sia in ambito pubblico e professionale. TwLetteratura si pone l’obiettivo di favorire l’apprendimento di questa competenza (deep reading), di ampliare i pubblici della cultura (audience development) e di promuovere e di favorire la conoscenza del patrimonio culturale (cultural heritage).
TwLetteratura è un metodo di lettura e commento dei testi che integra l’attività didattica. La lettura e il commento collettivi di un testo in 140 caratteri comportano un sistematico lavoro di analisi, favorendo una maggiore comprensione del testo. Questo esercizio, inoltre, stimola una riflessione sul rapporto tra lingua scritta e lingua parlata e favorisce – attraverso un approccio collettivo e partecipato – una crescente attitudine al problem solving e al gioco di squadra da parte dei partecipanti. Il metodo TwLetteratura è stato riconosciuto come good practice nel manuale “Promoting Reading in the Digital Environment”, pubblicato dal gruppo di lavoro degli Stati Membri dell’Unione Europea: la competenza della lettura profonda è fondamentale per garantire ad ogni cittadino una piena espressione di sé, sia in ambito personale sia in ambito pubblico e professionale. TwLetteratura si pone l’obiettivo di favorire l’apprendimento di questa competenza (deep reading), di ampliare i pubblici della cultura (audience development) e di promuovere e di favorire la conoscenza del patrimonio culturale (cultural heritage).
13. Perché vi siete occupati prevalentemente di classici o non di testi contemporanei?
Ci siamo occupati prevalentemente di classici perché questi esperimenti sono nati riflettendo su tre grandi autori del Novecento: Italo Calvino, Raymond Queneau e Cesare Pavese. La riflessione ha mosso dalla necessità di individuare vincoli formali al processo di lettura commento e riscrittura per stimolare la creatività e la passione per la letteratura e l’arte. Nulla, di conseguenza, ci è parso migliore dei classici della letteratura. TwLetteratura sperimenta peraltro il suo metodo anche con opere coeve, italiane e straniere.
Ci siamo occupati prevalentemente di classici perché questi esperimenti sono nati riflettendo su tre grandi autori del Novecento: Italo Calvino, Raymond Queneau e Cesare Pavese. La riflessione ha mosso dalla necessità di individuare vincoli formali al processo di lettura commento e riscrittura per stimolare la creatività e la passione per la letteratura e l’arte. Nulla, di conseguenza, ci è parso migliore dei classici della letteratura. TwLetteratura sperimenta peraltro il suo metodo anche con opere coeve, italiane e straniere.
14. Che cosa differenzia il metodo TwLetteratura dalle forme di storytelling online preesistenti e dagli esperimenti di scrittura su Twitter più noti?
Quando nasce un nuovo medium, le persone tendono ad utilizzarlo per replicare forme preesistenti: ciò spinge molti autori a cercare di produrre testi sequenziali su Twitter e sui social network (romanzi, racconti, ecc.). La sequenzialità della scrittura, tuttavia, è a nostro giudizio incompatibile con la brevità di un tweet: su Twitter si scrivevano epigrammi di 140 caratteri (ora il vincolo è stato esteso a 280). Un tweet non è che un rimando (deissi) ad un altro testo (nella definizione ampia che ne dà la semiologia) o a un fatto della realtà esterna. Un repertorio di tweet (dalla timeline al tweetbook) non è che un commentario o metatesto che aspira ad entrare nel testo stesso. Guardiamo con interesse a tutti gli esperimenti in corso in questo campo, ma per noi la centralità di un testo preesistente resta elemento fondamentale per produrre percorsi di senso innovativi.
Quando nasce un nuovo medium, le persone tendono ad utilizzarlo per replicare forme preesistenti: ciò spinge molti autori a cercare di produrre testi sequenziali su Twitter e sui social network (romanzi, racconti, ecc.). La sequenzialità della scrittura, tuttavia, è a nostro giudizio incompatibile con la brevità di un tweet: su Twitter si scrivevano epigrammi di 140 caratteri (ora il vincolo è stato esteso a 280). Un tweet non è che un rimando (deissi) ad un altro testo (nella definizione ampia che ne dà la semiologia) o a un fatto della realtà esterna. Un repertorio di tweet (dalla timeline al tweetbook) non è che un commentario o metatesto che aspira ad entrare nel testo stesso. Guardiamo con interesse a tutti gli esperimenti in corso in questo campo, ma per noi la centralità di un testo preesistente resta elemento fondamentale per produrre percorsi di senso innovativi.
15. I partecipanti ai giochi di TwLetteratura ricevono un attestato di partecipazione?
Non sono previsti certificati per gli studenti e i lettori partecipanti. TwLetteratura rilascia tre tipi di certificato agli insegnanti che utilizzano il metodo TwLetteratura a scuola: “Level 1 Certificate of Basic Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la partecipazione dell’insegnante a un workshop di TwLetteratura; “Level 2 Certificate of Advanced Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la partecipazione dell’insegnante e dei suoi studenti a un progetto di TwLetteratura a scuola; “Level 3 Certificate of Proficient Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la creazione di un progetto in creative commons con il metodo TwLetteratura da parte dell’insegnante. Ciascun certificato viene rilasciato al termine di ognuno dei tre tipi di esperienze da parte degli insegnanti. TwLetteratura non è un ente formatore accreditato presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca: questi certificati riconoscono semplicemente la conoscenza del metodo TwLetteratura da parte degli insegnanti e costituiscono un incoraggiamento a promuoverne la diffusione. Il metodo TwLetteratura rientra in ogni caso fra le good practice indicate fra gli schoolkit del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (per approfondire, consulta lo schoolkit “Come animare (e innovare) la scuola a colpi di tweet” redatto da Stefania Bassi).
Non sono previsti certificati per gli studenti e i lettori partecipanti. TwLetteratura rilascia tre tipi di certificato agli insegnanti che utilizzano il metodo TwLetteratura a scuola: “Level 1 Certificate of Basic Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la partecipazione dell’insegnante a un workshop di TwLetteratura; “Level 2 Certificate of Advanced Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la partecipazione dell’insegnante e dei suoi studenti a un progetto di TwLetteratura a scuola; “Level 3 Certificate of Proficient Knowledge in Social Reading for Teachers”, che attesta la creazione di un progetto in creative commons con il metodo TwLetteratura da parte dell’insegnante. Ciascun certificato viene rilasciato al termine di ognuno dei tre tipi di esperienze da parte degli insegnanti. TwLetteratura non è un ente formatore accreditato presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca: questi certificati riconoscono semplicemente la conoscenza del metodo TwLetteratura da parte degli insegnanti e costituiscono un incoraggiamento a promuoverne la diffusione. Il metodo TwLetteratura rientra in ogni caso fra le good practice indicate fra gli schoolkit del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (per approfondire, consulta lo schoolkit “Come animare (e innovare) la scuola a colpi di tweet” redatto da Stefania Bassi).
16. E’ possibile certificare gli studenti che partecipano ai progetti di TwLetteratura, in modo tale che possano attingere al credito scolastico?
No, non è possibile in quanto gli esercizi realizzati secondo il Metodo TwLetteratura non rientrano ancora tra le pratiche riconosciute dal MIUR. L’associazione culturale Twitteratura si sta adoperando per ottenere l’accredito.