L’innovazione culturale si fa in… Tandem!

In questa intervista, vi presentiamo la Biblioteca Judeteana di Ranmicu Valcea, con cui stiamo lavorando a “Let’s Culture together”, un progetto con cui vogliamo scalare e replicare il Metodo TwLetteratura in diversi contesti europei grazie al programma Tandem Europe.

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EN – ROM

A guardarlo da lontano potrebbe sembrare un interrail culturale: 18 mesi in giro per l’Europa a scoprire ed immaginare il futuro del vecchio continente, tra sfiancanti giornate di lavoro in vecchie carceri olandesi e nottate a ballare in eclettici locali tedeschi. Tandem è tutto questo ma anche e soprattutto qualcosa di più. Organizzato da MitOst, Tandem è un’opportunità per l’Europa, per i suoi cittadini, per quel sentimento europeista che dovrebbe renderci consapevoli delle nostre, profonde e comuni, radici culturali. Tandem è un progetto europeo cui si può partecipare, a livello personale e con un’idea innovativa, rispondendo ad una call internazionale. All’inizio ci si ritrova in 60, in una capitale europea (Milano, nel nostro caso), per 7 giorni di forum intensivo. Al termine di quella settimana le 60 persone sono chiamate a presentare un’idea progettuale da sviluppare con un partner individuato all’interno di quel gruppo. Ecco dunque 30 progetti, in coppia, Tandem appunto, che parteciperanno ad un’ulteriore call per essere finanziati con l’obiettivo di sviluppare la collaborazione, con il partner scelto, oltre i propri confini, geografici e mentali. Il futuro dell’Europa verrà da cittadini attivi e consapevoli che, non solo parteciperanno alla produzione culturale ma ne saranno parte generante. Il compito di noi manager della cultura è pensare e disegnare i processi che favoriranno l’affermarsi della Cultura 3.0, come Pier Luigi Sacco l’ha immaginata e descritta. Il progetto Tandem, grazie alle reti di persone e idee costruite negli anni, si posiziona tra i più innovativi e lungimiranti proprio in ottica Cultura 3.0.

Cristina, puoi presentarci la Biblioteca Judeteana “Antim Ivireanul” Valcea, la sua storia e le sue attività?

La biblioteca “Antim Ivireanul” della contea di Valcea è aperta al pubblico dal 1950 e nel corso degli ultimi 66 anni ha subito numerosi cambiamenti, sia in termini di posizione che di gestione delle collezioni.

La  biblioteca “Antim Ivireanul” della contea di Valcea è un edificio moderno situato nel centro di Ramnicu Valcea, in una zona culturale ed educativa che comprende tre delle più importanti istituzioni formative, una filarmonica e due musei. Le collezioni della biblioteca seguono un criterio enciclopedico e contano circa 430.000 unità: libri, documenti, periodici, opere grafiche, fotografie, mappe. Ogni anno, la biblioteca è visitata da più di 150.000 lettori, inclusi utenti virtuali e partecipanti alle manifestazioni organizzate in diverse occasioni.

La funzione principale della biblioteca nella comunità è quella di gestire collezioni di documenti e renderle disponibili al pubblico. Negli ultimi anni, la biblioteca ha offerto un valore aggiunto alla comunità, con l’introduzione di nuovi servizi in linea con i cambiamenti nella società. Modernizzazione dei servizi, risposta ai bisogni della comunità, diversificazione delle attività, sviluppo del personale e introduzione di tecnologie sono le priorità. La biblioteca porta avanti progetti di sviluppo personale e professionale al fine di consigliare, guidare e integrare le persone all’interno della società.

La biblioteca, sfruttando le proprie collezioni in maniera professionale e moderna, è diventata un creatore di contenuti di primo piano che fornisce al pubblico informazioni in forme nuove, originali e moderne, adeguate alle esigenze attuali. In quest’ottica, i bibliotecari sono incaricati della creazione e della revisione delle pubblicazioni, della realizzazione di documentari video e della pubblicazione della rivista della biblioteca. L’insieme di queste attività testimonia la sfida continua legata alla promozione della cultura nella comunità.

La biblioteca “Antim Ivireanul” della contea di Valcea è dotata di spazi per lo studio, per conferenze, per eventi e per il tempo libero. La biblioteca organizza su base permanente conferenze, presentazioni di libri, mostre ed eventi in collaborazione con diverse organizzazioni. Inoltre, la creazione di partnership durature con istituzioni locali e nazionali e con organizzazioni europee è diventata un potente strumento per sviluppare la nostra biblioteca. In aggiunta a questo, la biblioteca è responsabile del coordinamento e dell’orientamento metodologico di oltre 80 biblioteche locali nella contea.

La biblioteca si trova a Ramnicu Valcea, una città di 111.000 abitanti, dove nel corso del XVII secolo sono stati costruiti la prima cartiera e la prima stampante della Romania. Di conseguenza, la città è diventata un centro molto importante per la cultura. Oggi il ruolo della città è ancora lo stesso, grazie in particolare alle attività della biblioteca?

Ramnicu Valcea è una città nella parte sud occidentale della Romania, nella regione dell’Oltenia e la sua storia culturale è davvero impressionante. Qui c’era una delle più importanti stampanti realizzate da Antim Ivireanul, che divenne il patrono della città e della nostra biblioteca. Inoltre, la città è circondata da numerosi monasteri, dove sono stati stampati e raccolti libri a partire dal Seicento.

La storia della città è molto più vecchia della storia della biblioteca, ma certamente esse si sono influenzate reciprocamente. L’intensa attività culturale svolta dalla città nel tempo ha portato alla creazione di una biblioteca, e dalla sua apparizione, essa ha cominciato a giocare un ruolo sempre più importante nella comunità. È risaputo che nelle comunità più piccole le biblioteche rivestono un grande significato. Le piccole città, come ad esempio la città di Ramnicu Valcea, non offrono le stesse opportunità culturali, artistiche ed educative dei centri più grandi, così è la biblioteca ad assumere questo compito, dando alla comunità la possibilità di partecipare e di impegnarsi in vari eventi. Quello che nelle grandi città è svolto da  diverse grandi organizzazioni, nelle piccole città, ad esempio, viene realizzato dalle biblioteche.

Se in questi ultimi anni la città si è fatta sentire dopo la crisi economica che abbiamo appena passato, la biblioteca ha focalizzato l’attenzione sui programmi europei e ha sviluppato una serie di progetti per sostenere la comunità. La condivisione di esperienze si concretizza nell’offerta di nuovi servizi culturali, educativi e sociali per il pubblico di Ramnicu Valcea. La biblioteca è diventata così un centro culturale molto attivo nella comunità.

La biblioteca è strettamente connessa all’Europa: molte attività sono dedicate ai bambini, all’inclusione, all’innovazione, al coinvolgimento degli stranieri. Parlarci ad esempio della “Poesi Maskinen”, il progetto in cui la biblioteca è impegnata insieme a un partner danese.

La maggior parte delle attività della biblioteca sono rivolte ai cittadini, quindi cerchiamo di rispondere ai bisogni della comunità e di metterli in relazione con le tendenze europee. La biblioteca vuole introdurre nuovi metodi nella comunità, scoperti in diverse biblioteche d’Europa o sviluppati nel corso di collaborazioni internazionali come “From Education To Knowledge”, “Click to Career” e “Books Like Acting””,  progetti condotti con successo dalla biblioteca.

Recentemente, la Biblioteca Antim Ivireanul della contea di Valcea, ha avviato una nuova serie di progetti in collaborazione con altre organizzazioni europee che condividono gli stessi obiettivi culturali. “Turn on Literature” è uno di questi, avviato in collaborazione con altre due biblioteche in Danimarca e in Norvegia, allo scopo di trovare nuove modalità di promozione della letteratura digitale. La letteratura digitale è un campo in via di sviluppo dove gli autori uniscono la lingua letteraria ai dispositivi digitali (come computer, tablet, smartphone, piattaforme digitali, software, ecc) per creare una letteratura moderna.

“Poesi Maskinen” – la macchina della poesia – è uno strumento moderno attraverso il quale i partecipanti potranno creare testi letterari, che combinano le parole di testi digitali selezionati, in modo da ottenere una nuova creazione. Lo scopo di questo progetto è quello di riposizionare la biblioteca, in modo che soddisfi le esigenze degli utenti moderni in un mondo sempre più digitalizzato.

Molte delle iniziative della biblioteca sono collegate alla scoperta di nuovi modi di utilizzare la tecnologia, Internet e la applicazioni mobili per promuovere la lettura e per attrarre sempre più visitatori nelle biblioteche. Questo può sembrare una contraddizione, dato che gran parte delle scoperte tecniche permettono un accesso molto più veloce e a distanza alle collezioni virtuali di documenti, ma in realtà completa i servizi della biblioteca. Il futuro ruolo delle biblioteche nelle comunità dipenderà dal modo in cui verrà gestito questo rapporto.

Le nostre due attività si sono incontrate grazie a MitOst e Tandem Europe. Puoi spiegarci il progetto “Let’s Culture Together” tra la Biblioteca Judeteana “Antim Ivireanul” Valcea  e l’Associazione Twitteratura?

Il progetto “Let’s Culture Together” è condotto in partnership dalla Biblioteca Judeteana “Antim Ivireanul” Valcea e dall’Associazione Twitteratura all’interno del programma Tandem Europe e sta prototipando un metodo innovativo che mescola arti, letteratura e nuove tecnologie esplorando il libro sia dal punto di vista dei contenuti sia in quanto oggetto fisico per farne un nuovo simbolo di conoscenza.

Pur avendo profili culturali diversi ed essendo diverse tra loro, le due organizzazioni condividono nella promozione della lettura un comune obiettivo, al servizio del quale mettono ciascuna la propria esperienza e le proprie competenze. Il progetto si basa Betwyll, la piattaforma di social reading basata sul metodo TwLetteratura, a cui si aggiunge una componente offline e di coinvolgimento delle comunità locali. Il risultato atteso è un processo creativo attraverso il quale i libri si trasformano in capolavori: sculture, opere grafiche, argomenti antichi che diventano nuovi. Entrambe le comunità italiana e rumena sono invitate a leggere libri e a twittarli in chiave moderna. I partecipanti danno rilievo ai temi chiave e trasportano la visione dell’autore ai tempi moderni, attraverso la loro interpretazione personale, mentre gli artisti trasformano i libri in sculture e in opere grafiche per mezzo delle arti contemporanee. Utilizzando Betwyll, tutte le parti del libro vengono commentate e illustrate in modo che le idee principali diventino più accessibili e di facile comprensione per tutti.

tandem_europeCristina Oltreanu (@CristianaBiblio) è nata a Ramnicu Valcea, Romania, e si è laureata all’Università di Pitesti, Facoltà di Scienze della formazione, specializzandosi in Scienze bibliotecarie. Dopo l’università ha seguito diversi corsi ed è diventata project manager, formatrice e mentore, tutte qualifiche che completano la sua professione. Lavora alla Biblioteca Judeteana “Antim Ivireanul” Valcea dal 1991, come bibliotecaria di I livello. Nel tempo ha lavorato in quasi tutti i dipartimenti specializzati della biblioteca: gestione delle collezioni, acquisizione e trattamento dei documenti, indicizzazione e fonti, database e relazioni pubbliche, e ora è bibliotecaria nel dipartimento Progetti e programmi. Ha lanciato e coordinato una serie di progetti di grande impatto comunitario: progetti contro l’analfabetismo, progetti sociali per gli adulti, progetti di bookcrossing, progetti di promozione della letteratura. Ha avviato e coordinato diversi progetti internazionali sia per la biblioteca sia per la Casa Cărții Foundation, che opera sotto l’ombrello della biblioteca. Attualmente è partner di Pierluigi Vaccaneo di TwLetteratura come cultural manager del progetto “Let’s Culture Together” finanziato da Tandem Europe. Si occupa quotidianamente di programmi di promozione della lettura, per i quali realizza diversi documentari video. È appassionata di libri, viaggi letterari, viaggio e pittura.