#Ventotene: il progetto

#Ventotene. Comunità, cittadinanza e identità europea è il progetto con cui vogliamo aprire una riflessione sull’Europa insieme a studenti e cittadini di tutta Italia.

Manifesto di Ventotene

IL PROGETTO

#Ventotene. Comunità, cittadinanza e identità europea nasce dall’idea di aprire un percorso di cittadinanza attiva attorno al tema dell’Europa unita e dei valori che ne sono alla base. Combinando social reading (TwLetteratura), costruzione di comunità (Cooperativa Liberitutti) e coinvolgimento diretto dei cittadini (ABCittà), vogliamo costruire una comunità che discuta della rottura degli stereotipi e della costruzione dell’identità europea a partire dalla lettura condivisa del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi.

LE ATTIVITÀ

Con #Ventotene vogliamo diffondere strumenti e risorse utili ad affrontare alcune delle grandi sfide dell’Europa di oggi e di domani. Lo facciamo online, leggendo e commentando il testo con studenti e lettori di tutta Italia, e dal vivo, con una serie di workshop condotti da ABCittà a Torino e Genova e finalizzati a testare i contenuti di un ‘kit antipregiudizio’ per musei, biblioteche e luoghi della cultura. A oggi sono oltre 110 le classi che hanno già aderito al progetto.

I LUOGHI

Il progetto muove dal territorio di Barriera di Milano a Torino – che, per composizione demografica e posizione geografica, rappresenta meglio di ogni altro quartiere della città un laboratorio di innovazione sociale e culturale – per aprirsi al Polo del ‘900 – centro culturale torinese “aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini” – e di riflesso a tutta la città, fino a creare un ponte con Genova, città da sempre caratterizzata da fenomeni di migrazione, con una consolidata presenza di organizzazioni e di buone pratiche virtuose che promuovono esempi di convivenza.

Perché leggiamo il Manifesto di Ventotene?

Il Manifesto di Ventotene fu scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi al confino nel 1941, quando la furia nazista opprimeva il continente e l’idea stessa di Europa sembrava perduta. Leggerlo nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, sessantuno anni dopo la firma del Trattato di Roma (1957), è un’occasione non solo per far conoscere uno dei testi da cui è nata l’Unione Europea, ma anche per riflettere sui temi protagonisti del dibattito sull’integrazione europea oggi, dalla politica economica alle istituzioni, passando per le crisi che attraversano il continente, dalla disoccupazione giovanile alla crisi dei migranti.

DOVE E QUANDO
Sulla app per il social reading Betwyll, disponibile su App Store e Google Play, da lunedì 19 marzo a sabato 21 aprile.

I pregiudizi che siamo: workshop

Chi è dentro? Chi è fuori? Chi decide chi siamo?
A partire dal Manifesto di Ventotene ci interroghiamo su che cosa definisca, oggi, l’identità europea. Un workshop per riflettere su pregiudizi e stereotipi, automatismi e luoghi comuni. Genere, provenienza, credo religioso, abitudini: tutte le scuse sono buone per chiudere gli altri dentro una gabbia. Nessuno di noi è indenne, nessuno di noi è innocente. Ma possiamo difenderci e contribuire a scardinare quegli stereotipi. Possiamo imparare a riconoscerli. Possiamo restituire alle persone la loro diversità e la loro complessità, fuori dalle etichette.

DOVE E QUANDO

Gli eventi

Oltre all’attività di social reading e ai workshop dal vivo, il progetto prevede, a partire dal mese di maggio, una serie di incontri di restituzione e dibattito presso il Polo del ‘900 e i Bagni Pubblici di Via Aglié, inclusa una mostra volta a sintetizzare pratiche, esperienze e strumenti antistereotipo sperimentati in ambito europeo, di cui vi daremo comunicazione nelle prossime settimane.

#Ventotene. Comunità, cittadinanza e identità europea è un progetto realizzato da TwLetteratura, ABCittà e Cooperativa Liberitutti con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando Polo del ‘900”, destinato ad azioni che promuovono il dialogo tra ‘900 e contemporaneità usando la partecipazione culturale come leva di innovazione civica (#CSP_innovazionecivica), e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.