Betwyll in Svezia

Poe, Wilde e Shakespeare insieme per un progetto di social reading unico: è successo in Svezia e ce lo raccontano Åsa Direnius e Mattias Bergström, che l’hanno ideato per i propri studenti.

Betwyll Sweden social reading

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Con A Poe-etic and Wilde Shakespearience avete chiesto ai vostri studenti di leggere e commentare The Black Cat e The Tell-Tale Heart di E.A. Poe, The Selfish Giant di O. Wilde e il Sonnet 18 di W. Shakespeare. Come avete scelto questi testi e perché li avete ritenuti adatti per un esperimento di social reading su Betwyll?

Da insegnanti, abbiamo notato che gli studenti sono sempre meno abituati a leggere, in particolare opere di narrativa. Visto che in più questi testi andavano letti in ambiente digitale, cosa che poteva ostacolare il processo di lettura, abbiamo optato per dei racconti brevi invece di romanzi o altri testi più lunghi. Abbiamo scelto racconti brevi anche per far sentire agli studenti che stavano lavorando in direzione di un obiettivo raggiungibile e per accrescere la possibilità di una focalizzazione della loro attività di lettura nel tempo. Per esperienza, sappiamo che le storie di Edgar Allan Poe sono molto apprezzate dagli studenti, il che naturalmente aiuta il processo di lettura. Per una maggiore varietà, abbiamo scelto due testi aggiuntivi, uno dei quali era un sonetto di William Shakespeare. Pur essendo un testo breve, apre analisi e discussioni profonde sullo sviluppo della lingua inglese.

Anche se la Svezia e i paesi scandinavi nel complesso sono considerati una regione del mondo dove i tassi di lettura sono ancora relativamente altri, gli studenti e i giovani tendono ad affermare di leggere sempre meno. Credete che la diminuzione dei tassi di lettura sia principalmente determinata dall’evoluzione della tecnologia o dall’evoluzione della società? Cosa dovremmo fare per promuovere la lettura? 

Per incoraggiare la lettura, i bambini devono essere esposti alla letteratura il più possibile. I genitori svolgono un ruolo fondamentale nel generare interesse per la lettura, sia come modelli di ruolo sia leggendo ai propri figli. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia, la necessità di lettori abili diminuisce per la maggior parte delle situazioni quotidiane. Con la nuova disponibilità di fonti mediatiche, come Netflix e YouTube, la lettura di racconti brevi e romanzi non è più un’attività attraente per il tempo libero. In ogni caso, dal momento che oggi molte opere di letteratura famose sono trasposte in film, l’interesse iniziale degli studenti per le storie potrebbe aumentare. Ai fini didattici, il film potrebbe anche essere utilizzato per analizzare le differenze narrative nelle due tipologie di media.  

Se l’impiego di Betwyll ha avuto un effetto positivo in questo esperimento, quali sono gli elementi che vi farebbero incoraggiare altri insegnanti e altre scuole ad adottare questa app per il social reading? E quali sono invece gli elementi di questo paradigma che occorre correggere o riformulare per migliorarne il funzionamento? 

Crediamo che l’utilizzo di Betwyll per più progetti, e su più di una materia, farebbe abituare ancora di più gli studenti a scrivere e pubblicare contenuti visibili a tutti. Durante il progetto era evidente come alcuni studenti si trattenessero ed esitassero a condividere i propri twyll con i loro pari. Tuttavia, andando avanti, si sono a poco a poco sentiti più a proprio agio e hanno partecipato in maniera più attiva.

Il sistema scolastico in Svezia dipende largamente da risorse pubbliche ed è considerato un modello di efficienza ed efficacia in tutto il mondo. Negli anni Novanta, tuttavia, il sistema formativo svedese è stato riformato e decentralizzato, incoraggiando la competizione tra scuole pubbliche e private. Secondo voi, qual è il giusto mix tra questi due elementi e cosa apprezzate di più dell’istruzione in Svezia?

Verso la fine degli anni Duemila, il numero di studenti tra i 16 e 18 anni è diminuito. Questo ha creato una sorta di competizione tra istituti per attrarre studenti. Tutte le scuole, pubbliche e private, sono state costrette a ripensare e migliorare la qualità dell’istruzione che offrono. Lavoriamo entrambi in una scuola pubblica, ma crediamo che le scuole private giochino un ruolo importante nel garantire lo sviluppo di tutte le scuole. Attualmente, uno dei principali problemi del sistema è che alle scuole private, e alla struttura aziendale che le sostiene, è permesso fare profitti che possono essere distribuiti agli azionisti. Lo scopo originario non era di consentire alle scuole di fare profitti, ma invece di diversificare la scelta scolastica per gli studenti. Ci sono molte cose che apprezziamo del sistema formativo svedese. Un esempio, nello specifico, è che gli studenti, qualsiasi sia la loro provenienza, hanno le stesse opportunità di frequentare la scuola. Ogni parte della loro istruzione è gratuita, inclusi i pasti, il che garantisce loro di avere le migliori possibilità per essere produttivi.

Åsa Direnius

Sono un’insegnante di inglese della scuola superiore Knut Hahn, nella cittadina di Ronneby, nel sud della Svezia. La mia carriera di docente è iniziata nel 2009 e questi anni mi hanno dato l’opportunità di incontrare molti giovani e di guidarli nel loro cammino verso l’età adulta. Mi impegno molto per trovare modi di modernizzare e semplificare tanto l’insegnamento quanto l’apprendimento che avviene in classe e fuori da scuola. Credo sinceramente che “si impara tutta la vita” e che il mio mestiere è di insegnare agli studenti come farlo.  

Mattias Bergström

Betwyll Sweden Matthias BergstromSono un insegnante di inglese e spagnolo della scuola superiore Knut Hahn, a Ronneby, Svezia.  Lavoro per costruire le basi del futuro dando ai ragazzi le conoscenze e le competenze linguistiche di cui hanno bisogno per crescere e avere successo, non solo come lavoratori ma anche nella loro vita di tutti i giorni. Credo nella creazione di un ambiente di apprendimento stabile, coinvolgente e comunicativo, che stimoli la creatività, la motivazione, la curiosità e la cooperazione. Il mio obiettivo è di preparare gli studenti a una crescente mobilità internazionale, per la quale sarà molto richiesta la loro capacità di lavorare insieme. 

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