Un’intervista a Dan Anthony, lo scrittore gallese autore dei due libri su cui si basa il progetto Creative Collaborations/TwLetteratura Caerffili.
Foto: Pierluigi Vaccaneo (TwLetteratura e Betwyll), Kate Strudwick (Head4Arts) e Dan Anthony presentano il progetto all’Hay Festival 2018.
I libri
Al cuore del progetto Creative Collaborations che abbiamo lanciato lo scorso settembre in Galles ci sono due tuoi libri: The Rugby Zombies – Sombis Rygbi e The Bus Stop at the End of the World. Di cosa parlano e perché sono stati scelti per questo particolare progetto?
Essendo la persona che ha scritto questi libri, non sta tanto a me dire perché sono stati scelti. In tutte le mie storie per ragazzi cerco di combinare avventure concitate e fantasiose con un grande senso dell’umorismo e un pizzico di pericolo. Molto spesso le mie storie per ragazzi modernizzano dei miti: in questi casi, zombie che giocano a rugby e spiriti antichi che arrivano in pullman dall’oltretomba. Spero che i miei libri siano stati scelti perché piacciono, ai partner e ai ragazzi.
Il potenziale del social reading
Dal punto di vista di un autore, qual è il valore aggiunto di poter interagire attorno a un libro attraverso il social reading, ad esempio usando la app Betwyll e il metodo TwLetteratura?
Questa è una domanda divertente, perché c’è un grande valore nell’incoraggiare i ragazzi a farsi coinvolgere dai testi attraverso i social media e i tweet. Nel comporre i loro twyll o tweet riescono a esprimere idee sui libri e sulle storie, sia a livello generale sia a livello della singola frase. Il motivo per cui questa domanda è divertente è che quando scrivo i miei libri la domanda che mi faccio è: ‘come posso fare per rendere questa storia così interessante che a nessuno venga voglia di mettere giù il libro per prendere in mano un telefono?’. In altre parole, vedo le mie storie come alternative al guardare la TV, al giocare a dei videogame online e all’andare sui social media. Re-incanalare queste motivazioni verso la lettura è un’idea brillante.
I workshop con gli studenti
Come parte del progetto, hai tenuto una serie di workshop con gli studenti delle tre classi coinvolte. Cosa è successo durante gli incontri? Come è stata l’interazione con i ragazzi?
Ho appena completato una serie di tre workshop in scuole del sud del Galles per approfondire la storia di Rugby Zombies e la app. Mi è sempre piaciuto andare nelle scuole e queste sessioni non hanno fatto eccezione. Tutte le classi di quinta che ho incontrato erano concentrate, molto divertenti ed estremamente creative. Oltre a provare qualcosa di nuovo per me (scrivere twyll/tweet che potevamo inserire nel testo), abbiamo avuto il tempo di approfondire le storie e, soprattutto, di incoraggiare gli studenti a sviluppare le loro storie di zombie. L’immaginazione dei ragazzi ha molti meno limiti di quella degli adulti, quindi potete immaginare come tutte le sessioni siano state molto divertenti. Hanno anche, credo, incoraggiato i giovani lettori e scrittori dandogli fiducia nelle loro capacità.
Qual è stata per te la sfida più grande di questo progetto, finora? E l’aspetto più divertente?
Per me, come al solito, la parte più difficile di questi workshop è stata quella logistica. Di solito è così. Sono scuole piccole e trovare la strada (con o senza navigatore) tra le valli del sud del Galles che le collegano non è facile. Fortunatamente sono arrivato in orario. L’aspetto più divertente e piacevole di queste sessioni (che si sono tutte svolte in scuole dove i ragazzi studiano in lingua gallese) è stata la possibilità di imparare più gallese. I ragazzi mi hanno insegnato nuove parole, nuove storie. La parola nuova più bella che ho imparato è stata ‘llychlynwyr’ che vuol dire ‘vichingo’. Se non parlate gallese – provate a dirla per diverse volte di seguito. Non è facile per chi è principiante 😉
Dan Anthony è nato a Cardiff nel 1964. Ha studiato Storia all’Università di Aberystwyth e ha conseguito un MA in Scrittura creativa (insegnamento e pratica) all’Università di Cardiff (2010). Ha diretto e scritto diversi programmi radio per BBC Radio Wales e scritto racconti brevi per BBC Radio 4 e spettacoli teatrali per Radio 4’s e Radio 2. Ha scritto molto per i ragazzi e facilita workshop di sceneggiatura e scrittura di storie per scuole, college, organizzazioni e università. Insegna Scrittura creativa alla Cardiff Metropolitan University.