Giulia Falcone, docente di scuola primaria a Cerisano, racconta la sua esperienza con il social reading in occasione di #RagazzeTw.
Parlare di social reading nella scuola primaria presuppone la certezza di incontrare docenti pronti a sperimentare nuovi percorsi, convinti sostenitori della lettura a scuola, protagonisti dell’insegnamento cooperativo ed emotivo. Insegnanti che condividono la passione per l’insegnamento di tipo innovativo e che, nel caso dell’IC di Cerisano hanno condotto una metodologia quinquennale per competenze disciplinari e trasversali, classi parallele ed aperte basate sulla logica dell’apprendimento inclusivo, laboratori, uso di nuove tecnologie e apertura verso i nuovi media.
Letture condivise: da #TwCostituzione a #RagazzeTw
Riconoscere la buona pratica di TwLetteratura è stato semplice, e immediata è stata la prima partecipazione social ad un contest: #TwCostituzione, la lettura e il commento condiviso dei primi 12 articoli della Costituzione. L’intreccio tra la conoscenza del dettato costituzionale (affrontato nel modo classico a scuola attraverso la lettura del testo e il suo approfondimento tramite un percorso articolato e puntuale, programmato in unità d’apprendimento) e la sintesi dei 280 caratteri su Twitter hanno coinvolto positivamente tutti gli alunni fino a raggiungere un grande partecipazione realizzata attraverso modalità linguistiche di tipo personale.
Accattivante la ricerca della frase o dell’elaborato che meglio avrebbe rappresentato il contesto emergente rispetto ad un testo dato. Il contesto emergente è l’elaborato personale del bambino: un testo, una didascalia con disegno, un lapbook, un’articolazione creativa in base ad una sintesi linguistica-grafica richiesta. La seconda proposta, in continuità con la prima è stata #RagazzeTw: la lettura social del testo Ragazze con i numeri di Roberta Fulci e Vichi de Marchi per Editoriale Scienza. Un elemento propulsivo, casuale ma determinante per l’avvio: in marzo – mese STEM – la presentazione del libro all’Unical. L’evento ha visto la partecipazione attiva di una piccola delegazione di alunne e insegnanti che, dopo aver conosciuto e ascoltato Roberta Fulci, hanno potuto interagire con lei. La conoscenza diretta degli autori è un valore aggiunto, rende vitale il processo: le alunne presenti hanno prodotto in real time un notes completo di testo e immagini.
La lettura condivisa si è svolta su Twitter e sulla piattaforma per il social reading Betwyll. Le quattro biografie scelte per il progetto si sono naturalmente calate nella programmazione, declinandosi in un insieme di punti significativi e volti al successo formativo di tutti.
Le modalità d’apprendimento
- La lettura del testo nelle varie modalità: in classe, ad alta voce (docente o tutor); a casa attraverso la piattaforma Betwyll; una lettura comparata a casa (vari testi, lettura su internet). La lettura ad alta voce sovrintende una prima capacità di elaborazione dell’informazione, richiede abilità di attenzione, ascolto e concentrazione tipiche delle competenze trasversali o soft skills.
- La scrittura/elaborazione: ri-scrivere su un testo è un dare forma alla comprensione personale. Una sintesi, un riassunto, una frase significativa sono un commento di valore rispetto al pensiero che ho letto o che ho ascoltato. È per questo che i testi sono stati utilizzati come materiale attivo anche per la composizione di analisi grammaticale e logica.
- L’elaborazione della scrittura: in tal senso sono definiti tutti gli elaborati creativi di commento al testo. I ragazzi utilizzano materiali, spazi, tecniche per assemblare e scrivere in modo creativo. Il lavoro personale appartiene a chi l’ha fatto e, in questo, somiglia all’artefice. L’identità e la competenza escono in modo predominante rispetto ad un lavoro che è un unicum significativo, ha una valenza complessiva.
- La narrazione e l’esposizione orale: la presentazione, l’approfondimento. Ogni testo ha contesti diversi che creano nuovi testi, ipertesti. Nuove linee di condotta: i ragazzi organizzati a coppie o in gruppi hanno determinato la ricerca anche in flipped classroom con opere multimedia da presentare in classe con l’ausilio della Lim.
I tweet sono postati con la complicità dei ragazzi dall’account di classe collettivo. I testi da ricopiare sono stati trascritti sul paper-tweet previsto dal metodo TwLetteratura, un buono strumento per visualizzare spazio e caratteri lontani dal quaderno.
I messaggi degli studenti
Dall’analisi dei messaggi è possibile tracciare un’evoluzione: dai primi molto didascalici o molto prolissi, passando per citazioni del testo con un commento, citazioni di autori ricondotti in confronto o in parallelo con le idee da presentare, commenti di tipo argomentativo. Concetti di estetica, etologia, ecologia, fisica, scienze sono stati ricondotti alla ricerca di un impegno sensoriale ed emotivo, artistico e relazionale nell’ambito di una riflessione critica, di un’indagine logica o di una produzione creativa sul mondo circostante. Le quattro biografie si sono naturalmente calate nel contesto programmato per l’apprendimento e si sono declinate in un insieme di punti didatticamente molto forti, densi di significato e volti al successo formativo di tutti.
La partecipazione condivisa ha reso motivante il raggiungimento di un risultato sempre più gratificante, ancora più incisivo perché riconosciuto dall’intera comunità: quella scolastica, i genitori, la community online. I feedback che gli alunni hanno colto nel ricevere le risposte del social network hanno contribuito a delineare il piacere di essere presenti e di pubblicare lavori interessanti per la community. L’innalzamento delle risposte in termini di quantità e di qualità ne è, senza dubbio, la prova. Dal punto di vista metodologico, la spinta motivazionale, collettiva e social ha avuto un impatto determinante verso la collettività degli alunni. Da una prospettiva didattica, triplice è la competenza portata in itinere e, per questo, in divenire: la lettura, la scrittura/elaborazione, la narrazione/esposizione orale.
Giulia Falcone è una docente calabrese diplomata al Conservatorio di Bari in pianoforte e in didattica della musica e laureata al DAMS, Unical con una tesi in Metodologia dell’educazione musicale che, in sede di proclamazione, ha ottenuto la dignità di stampa e la successiva pubblicazione nei lavori di ricerca dell’Ateneo. Dal 1995 è docente di scuola primaria con diversi incarichi come docente di progetto, specializzata, docente curricolare; nel corso della carriera ha lavorato come docente di progetto nella scuola dell’infanzia e secondaria di primo e secondo grado, svolto attività progettuali e di ricerca presso l’Unical, ricoperto ruoli di funzione strumentale e responsabile di plesso, oltre che referente di progetto in diversi contesti. Relatrice in corsi di formazione (Erickson, Mondadori, USR Calabria, USP Cosenza, Unical), nel 2011 è risultata vincitrice della selezione per l’individuazione esperto MIUR Regione Calabria per la sperimentazione DM8/11 (UniRoma3 e MIUR) e ha, dunque, condotto la formazione per i docenti di ogni ordine e grado per la Regione Calabria. Nel 2016 e nel 2017 è risultata vincitrice della selezione come esperto di laboratorio per Buone Pratiche nel corso di formazione Usr Calabria. Attualmente è stata selezionata tramite concorso pubblico come docente INDIRE per Buone Pratiche e la sua “Mayumanà for children” pubblicata sulla piattaforma “Musica a Scuola” INDIRE ha raccolto consensi europei. Ha partecipato con un suo contributo a Didacta Firenze, INDIRE 2018. I suoi alunni hanno partecipato e vinto molti concorsi e premi di tipo artistico e letterario. L’ultimo, Primo Premio sezione Testi “I linguaggi dell’immaginario per la scuola” Romics MIUR per la produzione di un rap (ritmo, musica e parole) sulla Costituzione. Sarà premiata con una menzione speciale a Roma il 4 aprile, poiché i tre primi classificati della stessa categoria appartengono a lavori prodotti nella sua classe.
Il team dei docenti che ha lavorato sul progetto e che ha condiviso didattica e metodologia, è formato da Giulia Falcone e Carmelo La Neve. L’Istituto Comprensivo di Cerisano è in provincia di Cosenza, la dirigente è la dott.ssa Concetta Nicoletti.
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