#Rigoletto: dalla app al palco

Dopo il social reading su Betwyll, #Rigoletto è andato in scena a Torino grazie agli alunni e ai docenti dell’IC Tommaseo di Torino.

Rigoletto

Il 6 giugno si è concluso con uno spettacolo che ha coinvolto circa 150 studenti dell’Istituto Comprensivo Tommaseo di Torino il percorso “Leggere e commentare la letteratura con i social media” dedicato al Rigoletto di Giuseppe Verdi. L’iniziativa si inserisce nel PON Competenze di Base “Solide basi per il futuro” realizzato con gli alunni e i docenti dell’istituto torinese.

#Rigoletto su Betwyll

 Il progetto è partito nel mese di gennaio con la preziosa collaborazione della prof.ssa Michela Bresci, coinvolgendo 25 alunni di terza della Scuola Secondaria Inferiore G. Verdi in un percorso di social reading con il metodo TwLetteratura. Due gli obiettivi didattici: migliorare la capacità di leggere e comprendere testi letterari, sviluppando al contempo il proprio senso critico.

L’attività si è svolta sul libretto scritto da Francesco Maria Piave per il Rigoletto di Giuseppe Verdi. Perché questo testo? Da un lato, perché consentiva ampie riflessioni su temi ancora oggi di attualità. Dall’altro, perché le scelte lessicali dell’autore esaltano espressamente i temi musicali dell’opera.

I primi laboratori si sono svolti in classe in forma analogica: per familiarizzare con il metodo, gli studenti erano infatti invitati a scrivere i propri commenti su griglie cartacee da 140 caratteri. In un secondo momento, dal 6 aprile al 2 maggio, l’attività si è spostata sulla piattaforma Betwyll dove i ragazzi si sono messi in gioco commentando il testo in comunità, con altri studenti, docenti e lettori. L’uso di Betwyll ha permesso di aprire con i ragazzi una discussione sul linguaggio dei social media e sulle modalità con cui li abitano.

Fin dai primi laboratori il lavoro degli studenti è andato al di là delle aspettative. Il testo ottocentesco li ha portati a riflettere insieme su temi generali come il potere, l’inganno, l’amore… Ma anche a cercare di immedesimarsi in punti di vista diversi dal proprio e a cogliere sfumature che solo una lettura attenta e consapevole può svelare. Con il procedere della lettura i commenti, talvolta scritti quasi in versi, arrivavano a delineare i tratti caratteriali dei protagonisti dell’opera:

  • Sparafucile io son! Armi e omicidi la mia passion. Rigoletto caro, mi dispiace sai? Tua figlia mai rivedrai!
  • Che spavento che mi assale, siamo mica a Carnevale! Uomini mascherati sono in giardino, adesso che combino? Oh padre, aiutami tu! 

#Rigoletto in scena

Dal social reading al palco, il passo è stato breve. La vulcanica professoressa Bresci – coadiuvata dal prof. Armando Prioglio (Educazione Musicale) e da Leonardo Aloi (regista) – ha infatti avuto l’idea di costruire uno spettacolo teatrale su Rigoletto a partire dai twyll degli studenti del laboratorio.

La rappresentazione del 6 giugno è diventata così uno spettacolo corale di continuità didattica in cui gli studenti di terza media hanno condiviso il palco con quelli delle classi quinte della scuola primaria Tommaseo, recitando, suonando e cantando insieme.

 Il twyll che ha segnato questo percorso, in cui si è letto molto e ci si è appassionati in discussioni sull’attualità dei personaggi di Verdi? “La forza dell’arte vince barriere e paura.

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