Dal 9 al 24 marzo, su Betwyll e su Twitter, diamo nuova vita a 80 parole in pericolo con #SenzaParole, un progetto ideato da Massimo Arcangeli ed Eugenia Romanelli.
Dopo #Twittabolario, #InPuntaDiLingua e #TwCostituzione torniamo a giocare con Parole in Cammino. Il Festival dell’Italiano e delle Lingue d’Italia. Per l’edizione di quest’anno, che si svolgerà a Siena dal 1 al 5 aprile 2020, la nostra missione sarà dare nuova vita a una lista di parole italiane a rischio di estinzione, attraverso commenti e immagini.
#SenzaParole: il contest
Ogni giorno, da lunedì 9 a martedì 24 marzo 2020, ai partecipanti verrà proposta una lista di 5 parole, da abbinare a un commento o a un’immagine che ne evochi il significato, arricchendolo così di sfumature personali. Il gioco si svolgerà sulla app Betwyll (dove è possibile pubblicare commenti di 140 caratteri) e su Twitter (dove ai commenti è possibile aggiungere immagini). Questo è il calendario che seguiremo:
- lunedì 9 marzo 2020: abulico, adepto, afflizione, alterco, apodittico | #SenzaParole/01
- martedì 10 marzo 2020: arguto, astio, azzimato, becero, biasimare | #SenzaParole/02
- mercoledì 11 marzo 2020: bizzarro, blandire, blaterare, catarsi, caustico | #SenzaParole/03
- giovedì 12 marzo 2020: coacervo, collimare, comminare, contegno, contumacia | #…/04
- venerdì 13 marzo 2020: corroborare, corrivo, deleterio, desueto, discolo | #…/05
- sabato 14 marzo 2020: elucubrare, esecrare, esimere, esiziale, facondo | #…/06
- domenica 15 marzo 2020: fandonia, fedifrago, fosco, futile, giubilo | #…/07
- lunedì 16 marzo 2020: illazione, indaco, indigente, intrepido, laconico | #…/08
- martedì 17 marzo 2020: laico, magnanimo, mendace, millantatore, morigerato | #…/09
- mercoledì 18 marzo 2020: nemesi, nugolo, ondivago, ostico, panacea | #…/10
- giovedì 19 marzo 2020: pantagruelico, paventare, perciocché, perpetrare, petulante | #…/11
- venerdì 20 marzo 2020: ponderare, preambolo, protervia, pusillanime, redarguire | #…/12
- sabato 21 marzo 2020: redimere, reprobo, riottoso, sagace, sbigottire | #…/13
- domenica 22 marzo 2020: sbilenco, smussare, solerte, solluc(c)hero, soqquadro | #…/14
- lunedì 23 marzo 2020: sordido, spelacchiato, spocchia, sporadico, tergiversare | #…/15
- martedì 24 marzo 2020: trebisonda, troglodita, uggioso, veemente, zuzzurellone | #…/16
I vincitori del contest saranno premiati a Siena, nel corso del festival Parole in cammino da una giuria istituita per l’occasione. Sono previsti un premio assoluto (i vincitori saranno ospitati in un festival culturale appartenente alla rete di Parole in cammino) e due menzioni speciali (premiate con libri e dizionari).
“Senza parole”: il percorso
Il format “Senza parole” nasce dalla collaborazione fra il linguista Massimo Arcangeli, autore del libro Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua, e la giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli, fondatrice di Writers Factory (Scuola delle Scritture Ursula Le Guin). Senza parole vuol essere un’esplorazione dei nuovi immaginari sulla contemporaneità a partire dalla ricodificazione di alcune parole di uso corrente. Obiettivo: trasformare i nostri orizzonti di senso e orientare verso nuovi modi di stare nel mondo che siano consapevoli e responsabili, valorizzando al contempo le tante sfumature che continuano ad arricchire la nostra lingua.
Tutto è partito con un sondaggio lanciato da Massimo Arcangeli il 21 luglio 2019 in cui si invitano i partecipanti a salvare una parola, in una lista di 80 immaginate in pericolo perché in disuso e a rischio di rimozione da ogni testo, indicando il motivo della propria scelta e arricchendolo con un’immagine che potesse “visualizzarla”. Da quell’iniziativa è nato un ulteriore progetto volto a riflettere su tante parole dell’italiano “eticamente” sensibili e bisognose di essere riempite nuovamente di senso, per risorgere a una nuova vita. Parole come bellezza, consapevolezza, credibilità, democrazia, diritto, diversità, dovere, fiducia, giustizia, integrazione, libertà, limite, piacere, potere, responsabilità, scelta, umanità, verità e tante altre. Ora quel progetto e quell’iniziativa sono diventati, rispettivamente, un format e un contest dal medesimo titolo: “Senza parole”.
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