Aspettando il ritorno alla normalità, grazie alla fantasia di Espaci Occitan e del videomaker Raffaele Massano, #ProjectPont si arricchisce di nuove risorse disponibili online per tutti.
A seguito dell’emergenza legata al Coronavirus abbiamo esteso la durata del progetto così che tutte le classi coinvolte potessero prendersi il tempo necessario per continuare il social reading sulla app Betwyll nel passaggio forzato alla didattica online. Come stanno gestendo la situazione i docenti della Valle Maira e come avete modificato le attività previste?
ROSELLA PELLERINO: L’avvio della lettura in classe, previsto per il 2 marzo, è stato impossibile, poiché le scuole in Piemonte erano state chiuse da una settimana. Inizialmente, fiduciosi che la sospensione fosse limitata a qualche decina di giorni, abbiamo riprogrammato l’attività per il mese di aprile, promuovendo comunque presso insegnanti e ragazzi la lettura e il commento individuale, da casa. Quando poi ci è stato comunicato che le lezioni non sarebbero riprese per quest’anno scolastico, si è cercato di rendere quanto più possibile fruibile il patrimonio di leggende occitane e gallesi, attraverso post sui nostri social, in attesa di poter valutare, nel prossimo settembre, un incontro con le classi coinvolte e il previsto workshop di animazione tramite realtà aumentata.
Anche a Dronero come nelle valli gallesi, il lockdown ha aperto le porte alla creatività e le leggende pubblicate sulla app hanno preso vita. Com’è nata la vostra idea e in che cosa consiste?
ROSELLA PELLERINO: Osservando che molti bambini e ragazzi durante l’isolamento accedevano più spesso di prima sui social a contenuti multimediali come video o “fiabe al telefono”, abbiamo pensato innanzitutto di offrire il sonoro delle leggende occitane, attraverso una semplice registrazione audio. Nello stesso periodo abbiamo avuto il piacere di collaborare col videomaker Raffaele Massano per un evento dedicato al 25 aprile che prevedeva la “messa in onda” sui social di una sua animazione in stop motion: da lì è nata l’idea di trasformare la semplice lettura recitata in un piccolo film o cartone animato, per piccoli e grandi. La pubblicazione delle storie avverrà a cadenza quindicinale, sul canale YouTube di Raffaele a partire da sabato 9 maggio 2020. Il fatto che Raffaele sia di Dronero, e conosca quindi molto bene il territorio e le sue leggende e credenze, è per noi un valore aggiunto.
RAFFAELE MASSANO: In questo momento difficile da superare per tutti, è bello poter contribuire a un progetto che riguarda le scuole. Avendo visto i miei lavori in plastilina e carta con la tecnica stop motion, Espaci Occitan mi ha proposto di integrare la versione audio delle leggende con immagini e riprese. Sto lavorando alle narrazioni utilizzando varie tecniche, dalle riprese video, che sono il mio pane quotidiano, alle grafiche e, non per ultimo, alla stop motion. Abbiamo deciso di diversificare i racconti per stupire la platea ogni volta. Sulle mie pagine Facebook e Instagram pubblicherò un po’ di immagini di backstage in modo da tenervi aggiornati sul nostro operato.
Oltre alle sfide che tutti noi stiamo affrontando a seguito della pandemia, ce ne sono di ulteriori che questa situazione sta ponendo alle comunità montane con cui lavorate?
ROSELLA PELLERINO: In un simile momento di emergenza la montagna si trova in posizione apparentemente privilegiata rispetto alle grandi città: si è naturalmente più abituati all’isolamento, e il confinamento, per chi può fruire di grandi giardini o della prossimità di un bosco, è meglio sopportabile. Tuttavia, parlando soprattutto dei bambini e dei ragazzi, nonché degli insegnanti e degli operatori culturali che devono confrontarsi con la didattica e la comunicazione “a distanza”, si pone il problema della non scontata accessibilità alle piattaforme digitali da parte di tutti, poiché molte località sono scarsamente coperte dalla connessione. Da un punto di vista meramente pratico, invece, il confinamento all’interno del proprio comune diventa difficilmente praticabile da chi vive in paesi in cui non è presente alcun negozio, sportello postale o bancario, farmacia e ambulatorio medico: ma sovente le decisioni sono prese a livelli molto lontani dalla realtà della montagna, spesso senza avere realmente il peso di quella che è la situazione sociale ed economica di un territorio.
Come è cambiato il lavoro di Espaci Occitan con l’emergenza e quali forme ti immagini prenderà nel dopo-pandemia?
ROSELLA PELLERINO: Come da Decreto Ministeriale da marzo abbiamo dovuto sospendere l’attività didattica di corsi e laboratori e chiudere al pubblico Biblioteca e Museo Occitano. Tuttavia, per proseguire nell’attività di divulgazione e promozione della lingua e della cultura d’oc, si sono potenziate e integrate iniziative da svolgersi online. Il personale lavora da remoto, previe consultazioni via mail e “riunioni virtuali” tramite telefono o videochiamate. Lo Sportello Linguistico Occitano è stato “convertito” via Skype, prenotando chiamate per richiedere informazioni bibliografiche, linguistiche e culturali. È stata proposta ed è attualmente in svolgimento una sessione straordinaria gratuita di corsi online di occitano alpino, con ben 30 iscritti da Piemonte, Liguria, Lombardia, Lazio, Abruzzo e Francia.
I profili Facebook, Twitter e Instagram, “piazze” digitali già precedentemente molto utilizzate dall’associazione, hanno proposto quasi quotidianamente post dai temi eterogenei, dalla cucina all’arte, dalla linguistica alla musica.
Poiché si ventila l’apertura di musei e biblioteche dal 18 maggio, ma non sappiamo con certezza se e quando potranno riprendere i cosiddetti assembramenti – come presentazioni di libri, concerti e serate culturali – abbiamo inaugurato delle rubriche video online come “L’ora d’oc”, micro lezioni di letteratura occitana, e attraverso la nostra app #CodeMistà, legandoci inizialmente al tema dei santi protettori dalle epidemie, proponiamo visite virtuali di beni del romanico e gotico nelle valli di Mistà. In questi mesi abbiamo curato o partecipato a ben quattro pubblicazioni, e se non sarà possibile organizzare “vernissage” tradizionali, come già avvenuto per l’evento del 25 aprile, punteremo sulle presentazioni online, tramite Facebook o Zoom.
Più di prima si è cercato di essere sinergici con altre associazioni, periodici e gruppi culturali della provincia e del territorio occitano anche estero, per promuovere la cultura occitana e il territorio alpino in maniera virtuale, attraverso video, concerti online, spot. Tra queste Terres Monviso, La Guida, Lou Dalfin, Gai Saber. Credo che questo, quantomeno per l’anno in corso, dovrà essere il nuovo modello per il futuro.
Rosella Pellerino, di Borgo San Dalmazzo in Valle Stura, è laureata in Letteratura Italiana con una tesi di ricerca sulla poesia in Piemonte nel Seicento e ha conseguito il Master universitario in Lingua, cultura e società nella tutela delle minoranze linguistiche del Piemonte. Madrelingua occitana, è Direttore Scientifico dell’associazione Espaci Occitan di Dronero, insegnante di occitano e docente di Canto presso istituti e accademie. Ha all’attivo alcune guide delle valli occitane, saggi di linguistica, un volume sulla musica tradizionale occitana e un dizionario dell’occitano alpino.
Raffaele Massano, di Dronero in Valle Maira, nasce come videomaker di documentari, spot pubblicitari, videoclip musicali e wedding video, ma negli ultimi anni il suo studio ha voluto puntare sulla formazione e, nello specifico, si è avvicinato all’animazione stop motion. Un po’ per gioco e un po’ per curiosità, dopo aver seguito un corso all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, ha realizzato tramite l’associazione culturale “Il Laboratorio della Fantasia” il suo primo corto in paper cut out animation intitolato “L’albero di Pietro”.